Paludan brucia ancora una volta il Corano: «Lo farò ogni venerdì». Ankara convoca l’ambasciatore danese

27 Gen 2023 18:25 - di Giorgia Castelli
Corano

Il ministero degli Esteri turco ha convocato l’ambasciatore danese per protesta contro l’attivista di estrema destra Rasmus Paludan che ha bruciato il Corano davanti ad una moschea di Copenaghen. Ankara ha fatto sapere di considerare il gesto “provocatorio” e parla di “crimine di odio”.

«Brucerò una copia del Corano ogni venerdì»

«Brucerò una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Copenaghen ogni venerdì, fino a quando la Svezia non entrerà a fare parte della Nato», ha detto Paludan, che ha la doppia cittadinanza svedese e danese, citato dall’agenzia di stampa danese Ritzau. Sabato scorso aveva bruciato una copia del libro sacro davanti all’ambasciata turca a Stoccolma scatenando l’ira del mondo musulmano e  provocando la cancellazione, da parte turca, della visita ad Ankara del ministro degli Esteri svedese.

Chi è Rasmus Paludan

Rasmus Paludan ha fondato “Stram Kurs” nel 2017 ma alle elezioni del 2019 non ha superato la soglia del 2% necessaria per accedere al Parlamento. Paludan oltre a chiedere l’ingresso della Svezia nella Nato, chiede la messa al bando dell’Islam e l’espulsione di tutti i “richiedenti asilo non occidentali” dalla Danimarca. Nell’aprile 2019 Paludan tenne una manifestazione anti-Islam in Danimarca, che scatenò il caos data la presenza di circa cento contro-manifestanti. Paluan nel 2020 ha preso anche la cittadinanza svedese. Ha organizzato svariate manifestazioni nelle maggiori città svedesi, durante le quali ha bruciato copie del Corano.

Le accuse di Erdogan alla Svezia

La vicenda ha inasprito la tensione fra Ankara e Stoccolma, con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan che accusa la Svezia di sostenere i “terroristi” curdi. I toni sono saliti anche in vista delle elezioni turche del 14 maggio. A inizio settimana c’è stato l’affondo di Erdogan: «Se la Svezia ama così tanto i terroristi, poi non si aspetti l’appoggio della Turchia» nel processo di adesione alla Nato. «Diffondete il terrore ovunque e poi vi aspettate che sosteniamo la vostra adesione alla Nato? Non esiste, non aspettatevi una posizione simile», ha detto il presidente turco.

 

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