Qatar, il tribunale di Bergamo nega il dissequestro dei conti bancari di Panzeri e consorte
Nuove strette sullo scandalo delle euro-mazzette dal Qatar. I giudici del tribunale del Riesame di Bergamo hanno negato la richiesta di dissequestro del conto corrente bancario intestato all’ex deputato Pier Antonio Panzeri e alla moglie Maria Dolores Colleoni. Sul quale sono depositati circa 47mila euro. E di un altro conto, contenente 200mila euro, di cui è titolare la figlia Silvia. I due conti erano stati bloccati dalla procura di Bergamo su richiesta del giudice istruttore di Bruxelles Michel Claise. Che indaga nell’inchiesta sulla corruzione all’interno del Parlamento europeo a favore di Marocco e Qatar. Ieri si era tenuta l’udienza a porte chiuse. E oggi è arrivata la decisione che, ovviamente, non soddisfa la difesa. Che aveva chiesto la nullità dell’ordinanza per “vizi formali nel certificato di congelamento firmato dal Belgio”.
Qatar, i giudici negano il dissequestro dei conti bancari di Panzeri
L’ex deputato dem è indagato insieme alla moglie per associazione criminale, corruzione e riciclaggio sulle presunte attività di condizionamento del Parlamento europeo a favore di Marocco e Qatar. Effettuata da Antonio Panzeri attraverso la sua ong Fight immunity, dal suo socio Francesco Giorgi e dall’eurodeputato Andrea Cozzolino. Lunedì gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli avevano chiesto ai giudici di annullare il decreto di sequestro. Panzeri e Giorgi sono in carcere a Bruxelles da un mese accusati con Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo e compagna di Giorgi, e il segretario della ong No peace without justice Niccolò Figà Talamanca. La famiglia Panzeri valuterà il ricorso in Cassazione sul mancato dissequestro dei conti.