Roccella: polemiche surreali dal Pd. Legnini non è stato cacciato, il suo mandato era giunto al termine
“Neanche il tempo di dimenticare la sorpresa dei bambini di fronte ai doni natalizi, e già assistiamo al candido stupore della sinistra di fronte allo spoils system… Sembra che in tutti questi anni in cui sono stati al potere (senza essere stati votati) non l’abbiano mai usato. E che ignorino che da vent’anni esiste una legge che lo regola”. Così il ministro della Famiglia Eugenia Roccella commenta le polemiche che hanno caratterizzato le festività natalizie. Polemiche incentrate sulle nomine del governo Meloni sgradite all’opposizione.
Roccella commenta la vicenda Legnini
“La polemica di questi giorni ha del surreale – prosegue Roccella – Sorvolando per carità di patria su vette inarrivabili di ridicolo come l’accusa di aver rinnovato gli staff negli uffici di governo (i collaboratori diretti dei ministri sono ovviamente persone di fiducia), prendo ad esempio la vicenda che ha suscitato più clamore: quella di Giovanni Legnini, già capo della struttura commissariale per la ricostruzione post-terremoto del Centro Italia”.
“Non è stato cacciato, semplicemente il suo incarico dato dal Pd non è stato rinnovato”
“Il suo mandato era arrivato a scadenza – spiega – nessuno ha cacciato nessuno. Semplicemente, nel suo come in altri casi, si è scelto di non rinnovare gli incarichi attribuiti dal Pd a persone del Pd. Il che non significa disistima personale o altro (anche perché, se la mettiamo su questo piano, qualcuno ha chiesto conto alla sinistra dell’operato dei due predecessori di Legnini, ad esempio la piddina De Micheli, e del perché sono stati sostituiti?). Significa semplicemente prendere una decisione, esercitare una prerogativa, assumersi (doverosamente) una responsabilità. O forse la militanza a sinistra è requisito indispensabile per essere considerati bravi?”.
Roccella: se quelli del Pd sono inamovibili anche Letta resti al suo posto di segretario
“Se le nomine fatte dal Pd devono sempre essere confermate, dovrebbero prendersi in parola e si dovrebbe disporre che il loro congresso si concluda con la conferma di Enrico Letta. Ma sì, facciamo valere il principio di inamovibilità dei designati dalla Ditta – conclude Roccella – e smettiamola con l’avvicendamento dei segretari! Ovviamente scherzo, ma con l’aria che tira…”.