Roma, i cinghiali si prendono Villa Pamphili: mezzo parco chiuso dopo un avvistamento
Resta elevatissimo l’allarme cinghiali a Roma, dove ieri a causa di un avvistamento è stata chiusa Villa Pamphili, uno dei più grandi parchi della Capitale, sempre frequentatissimo dalle famiglie e ancor di più di domenica. Sui cancelli del lato che dà sul quartiere Monteverde è stato apposto il cartello «entrata chiusa causa cinghiali», con le indicazioni per le uscite rimaste aperte, a loro volta comunque presidiate dalla polizia locale.
Villa Pamphili chiusa dopo l’avvistamento di una famiglia di cinghiali
L’avvistamento ha riguardato una intera famiglia di cinghiali, fra i quali almeno due di grandi dimensioni. Il presidente del XII Municipio, Elio Tomasetti, ha riferito che «sono subito intervenuti il personale della Asl, la polizia locale e la polizia della città metropolitana per cercare di isolare gli esemplari e portarli altrove», assicurando un aggiornamento costante sull’evolversi della vicenda, che comunque non arriva inaspettata. Già da qualche settimana anche in questo quartiere di Roma si erano verificate segnalazioni, fra le quali una di qualche giorno fa riguardo un cinghiale di taglia relativamente piccola che era stato visto aggirarsi proprio nella parte della Villa che ieri è stata chiusa.
Ancora in coma il motociclista dell’incidente sulla Cassia
Ma l’allarme riguarda tutto il territorio cittadino e, dopo i vari incidenti dei mesi scorsi, si è manifestato nuovamente nella sua drammaticità giovedì scorso quando un motociclista di 58 anni che viaggiava sulla Cassia si è scontrato con un cinghiale: l’uomo, ricoverato in gravi condizioni al Gemelli, è ancora in coma e in prognosi riservata. A riferirlo è il Messaggero, che ha anche tracciato una mappa dei luoghi più a rischio, i quali sostanzialmente i parchi e le aree verdi della città, specie nella fascia nord.
Dalla spazzatura al mancato contenimento: le cause del dilagare dei cinghiali
«Se le strade fossero pulite, se non ci fossero cassonetti traboccanti di rifiuti ovunque, queste specie non sarebbero attirate dalla città, in cerca di cibo», ha commentato il presidente di RomaNatura, Maurizio Gubbiotti, mentre è stato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, a ricordare che «sono a rischio tutte le aree di Roma: è un animale che tende a occupare, non a rientrare» e che «non c’è stato un contenimento efficace». «Ma speriamo che le cose ora cambino», ha aggiunto, facendo riferimento alla nuova normativa introdotta dal governo con l’ultima legge di Bilancio.
Trancassini: «Si vergogni chi ha criminalizzato l’emendamento di FdI»
«Chi aveva criminalizzato l’emendamento alla legge di bilancio presentato dal capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, dovrebbe solo vergognarsi», ha poi commentato il deputato e coordinatore di FdI del Lazio, Paolo Trancassini, ricordando che «quello dei cinghiali che fino a pochi mesi fa era un problema alle porte di Roma, oltre che a livello nazionale, è ormai una piaga nel centro della città». Quindi, facendo riferimento alla chiusura di Villa Pamphilj, Trancassini ha sottolineato che «non sono bastati i danni per ben 120 milioni arrecati al settore dell’agricoltura dal 2015 al 2021. La mancata gestione negli anni scorsi di una problematica così delicata, ora – ha concluso – rappresenta un pericolo anche per i romani alla ricerca di un po’ di svago e di relax in una delle oasi verdi più belle d’Italia».