Rubli alla Lega, la soddisfazione di Salvini nella chat dei parlamentari: «Il tempo è galantuomo»

17 Gen 2023 13:03 - di Luciana Delli Colli
salvini

«Il tempo è sempre galantuomo». Nel giorno in cui sulla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega arriva la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Milano, nella Lega non si nasconde la soddisfazione, sebbene sembri comunque prevalere al momento una linea di basso profilo. Commenti ufficiali da parte di via Bellerio e del leader Matteo Salvini, infatti, ancora nella tarda mattinata non ce n’erano. Tuttavia il tenore delle reazioni è emerso da alcune indiscrezioni rispetto alla chat dei parlamentari e da un commento del tesoriere del partito, Giulio Centemero.

Salvini in chat: «Il tempo è sempre galantuomo»

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, sarebbe stato lo stesso Salvini a rilanciare la notizia nella chat leghista, accompagnandola con la frase «il tempo è sempre galantuomo». Una battuta secca per chiudere una vicenda durata tre anni, sulla quale tantissimo inchiostro e parole sono stati spesi e rispetto alla quale ora arriva la conferma che si trattava dell’ennesima bolla mediatica cavalcata ad arte.

Centemero: «Si chiude una storia per cui ci hanno attaccato ingiustamente per anni»

Giusto qualche parola in più l’ha usata il deputato e tesoriere del Carroccio, Giulio Centemero. Interpellato dall’agenzia di stampa, ha sottolineato che «come affermo da anni, la Lega non ha mai cercato né ricevuto finanziamenti dall’estero, tanto meno dalla Russia». «Con l’archiviazione della vicenda si chiude finalmente un capitolo, una storia per cui ci hanno attaccato ingiustamente per anni», ha aggiunto Centemero.

La Procura di Milano chiede l’archiviazione e chiarisce: “Salvini mai indagato”

La Procura di Milano, dopo 3 anni di indagini, ha chiesto l’archiviazione per tutti e sei gli indagati, accusati di corruzione internazionale in relazione a un incontro all’hotel Metropol di Mosca del 18 ottobre 2018. Si trattava di tre russi e dei tre italiani Gianluca Savoini, fondatore dell’associazione Lombardia-Russia, Gianluca Meranda, avvocato, Francesco Vannucci, ex bancario. Inoltre, nella richiesta di archiviazione la Procura ha chiarito anche di non aver trovato alcun elemento concreto a carico di Salvini, tanto che il leader della Lega non è mai stato neanche indagato.

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