Scovati altri 150 “furbetti” del Reddito di cittadinanza: un milione di euro “regalato”
Nuovi controlli, nuove denunce ai truffatori del Reddito di cittadinanza. Uno su due non ne aveva diritto, 150 furbetti sui 300 controlli effettuati, un milione di euro regalato a chi non ne aveva diritto. I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Catanzaro, nel corso di controlli mirati volti alla tutela delle uscite del bilancio dello Stato nel settore delle ‘prestazioni sociali agevolate’, hanno eseguito accertamenti nei confronti di 318 percettori del reddito di cittadinanza che si sono conclusi con la denuncia all’autorità giudiziaria competente di 150 persone.
Reddito di cittadinanza anche a facoltosi imprenditori
Tra i soggetti denunciati figurano anche 82 stranieri che non avevano il requisito, previsto dalla normativa vigente, dei 10 anni di residenza nel territorio nazionale. Oltre a loro, c’è pure una donna residente nell’hinterland catanzarese, risultata però titolare di disponibilità finanziarie pari a 160.000 euro; c’è un ventenne che si era “distaccato” fittiziamente dal nucleo familiare dei propri genitori che percepivano un reddito annuo pari a 130.000 euro e persino la moglie di un boss della ‘ndrangheta condannato in via definitiva. Non è mancato all’appello nemmeno un imprenditore che da sempre esercitava attività di trasporto merci ma che per 20 anni non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi: la Guardia di Finanza lo aveva già controllato prima che richiedesse il reddito di cittadinanza, contestandogli un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 1.900.000 euro e un mancato versamento delle tasse pari a 725.000 euro.
Le 150 le persone denunciate alle Procure di Catanzaro e Lamezia Terme, che rischiano una condanna fino a 6 anni di reclusione, sono state segnalate anche all’Inps di Catanzaro che ha già provveduto a bloccare e revocare l’erogazione del reddito di cittadinanza. Dall’operazione delle Fiamme Gialle, condotta dai Reparti di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, è infine emerso che l’ammontare complessivo del reddito di cittadinanza percepito illecitamente è stato pari 1.180.000 euro, mentre ammontano a 207.000 euro i contributi bloccati a chi li percepiva illecitamente.
Ma in Sicilia parte la mobilitazione di piazza in difesa del sussidio
Dopo la mobilitazione di dicembre, cittadini e associazioni tornano in piazza a Catania per difendere il reddito di cittadinanza e chiedere “lavoro e diritti”. L’appuntamento è per sabato 28 gennaio, alle 16.30. Il corteo, che partirà da piazza Cutelli, terminerà in via Etnea, accanto alla Villa Bellini. “In una situazione di profonda crisi, di disoccupazione endemica, di emigrazione forzata, di lavoro in nero e di sfruttamento – spiegano gli organizzatori -, l’unica azione del governo non può essere l’eliminazione di un sostegno al reddito che solo in Sicilia aiuta più di mezzo milione di persone”.