Spoils system, Campi: «Da sinistra moralismo e ipocrisia». Zangrillo: «Il ricambio è salutare»
Sono critiche che «trasudano moralismo e ipocrisia» quelle che la sinistra sta muovendo al governo Meloni sul tema della spoils system. A scriverlo è Alessandro Campi, in un editoriale sul Messaggero di oggi intitolato «Le nomine di vertice e l’interesse del Paese». Il politologo, citando le «polemiche politiche furibonde e campagne di stampa allarmistiche», rileva infatti che «lo spoils system ministeriale (ma lo stesso vale per le nomine governative ai vertici delle società pubbliche) diventa cattivo e poco democratico, guarda caso, solo quando lo praticano gli altri».
Campi: «Le critiche sullo spoils system trasudano moralismo e ipocrisia»
Campi poi avverte anche sul fatto che, perché lo spoils system non si riveli «sbagliato per chi lo opera e per la collettività» è necessario «contemperare in modo pragmatico due esigenze: da un lato, la necessità per il governo (qualunque governo) di disporre di un ceto dirigente burocratico in grado di tradurre gli indirizzi politici ricevuti in atti gestionali e amministrativi concreti e puntuali; dall’altro, evitare che la fidelizzazione politica della dirigenza pubblica finisca per compromettere l’imparzialità dell’azione ammnistrativa che è un interesse primario di tutti i cittadini. Non è facile, ma non è impossibile».
Zangrillo: dal governo «un approccio pratico e certamente non ideologico»
Si tratta, a ben vedere, esattamente della linea adottata dal governo, con buona pace degli “ipocriti allarmisti”. A ribadirlo oggi, infatti, è il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, chiarisce che anche su questo l’esecutivo ha un «approccio pratico» e scevro da vizi ideologi. «Spesso la tentazione, quando si vincono le elezioni, è di cambiare tutto quello che è stato fatto in precedenza», ha sottolineato il ministro, aggiungendo che invece «quando mi sono insediato al Dipartimento, una delle prime cose che ho potuto apprezzare è stato proprio il lavoro fatto dal mio predecessore: quindi il mio è un approccio pratico e non certamente ideologico, su questo tema».
«Il ricambio periodico dei vertici è salutare e auspicabile in qualunque organizzazione»
«È così che credo si debba procedere: valutare le risorse, i progetti, le competenze a disposizione e fare tesoro di ciò che funziona», ha aggiunto, sottolineando che «nello stesso tempo bisogna anche avere strumenti a disposizione per poter intervenire con i cambiamenti che si ritengono utili o necessari». «Questo – ha puntualizzato Zangrillo – è l’obiettivo e le scelte verranno compiute in base a capacità e merito, per mettere le persone migliori nei ruoli chiave dello Stato. Vogliamo mettere le eccellenze di cui disponiamo a disposizione del Paese: il ricambio periodico dei vertici è salutare e, quindi, auspicabile in qualunque organizzazione».
Montaruli: «Un falso problema: la sinistra lo usa per distrarre dalle sue difficoltà»
Sul tema ieri si era soffermata anche il sottosegretario all’Università, Augusta Montaruli, sottolineando, in un’intervista a Libero, che quello dello spoils system «è un falso problema su cui oggi la sinistra monta la polemica per distrarre dalle sue difficoltà». «Non mi pare che l’opposizione attuale sia stata esente dalla pratica. Quando si governa – ha ricordato Montaruli – è legittimo fare riferimento a figure che si ritiene opportuno inserire nei vari ruoli, nel rispetto della legge che regola tutto questo, la Bassanini».