
Tremonti: «Giusta la scelta di aiutare le famiglie in difficoltà a pagare le bollette»
«La scelta fatta di mettere i pochi soldi che c’erano sulle bollette di chi ha meno, sul carrello della spesa di chi ha di meno e sulla sanità è una scelta giusta. Le polemiche non le capisco molto». Lo afferma Giulio Tremonti presidente della commissione Affari esteri e comunitari della Camera durante l’intervento a Milano all’evento “Lombardia al voto. Pronti, candidati al via”.
Tremonti sul Mes
Utilizzare il Mes, sottolinea Tremonti, «è possibile, ma si deve partire da quello che ha detto la Commissione europea a dicembre a Bruges sulla ristrutturazione dell’economia europea, cioè basta con i divieti di aiuto». E poi ancora: «Il cancelliere tedesco ha fatto un discorso simile, noi abbiamo un enorme interesse che si sviluppi quella linea e un governo forte come quello italiano può farlo, ma se dici “no a priori” al Mes perché può essere Frankenstein, e lo è stato, non è la via costruttiva. Se dici “voglio che si faccia un vero ragionamento” sull’industria e sulla società europea credo invece sia la via giusta», dice ancora il ministro.
La crisi finanziaria del 2008
Il ministro poi racconta che «nel 2008 quando cominciò la crisi finanziaria, prima in America e poi in Europa, nel trattato base dell’euro non c’era l’ipotesi della crisi. La crisi come cedimento strutturale dell’euro non c’era. Non c’erano i mezzi per gestire la crisi. Quando è arrivata, il primo atto del governo di allora fu di proporre all’Europa l’istituzione di un fondo “salva Europa” che colmasse la lacuna che c’era nei trattati. La proposta politica andò avanti, condivisa da tutti. Nell’emergenza ricordo che la proposta italiana fu accolta e applicata mancando ancora nella normativa europea il fondo. Il fondo fu fatto usando strumenti di diritto privato. Da lì la discussione andò avanti in modo costruttivo. L’idea era quella di usare il fondo per emettere titoli pubblici, eurobond. E il fondo doveva gestire le crisi in base a un criterio civile fondamentale: ci doveva essere serietà ma anche solidarietà».
La rottura con Sarkozy e Merkel
«L’idea di base si sviluppò in questi termini. Poi avvenne una rottura politica quando Sarkozy e Merkel annunciarono al mondo che gli Stati potevano fallire, essendo preoccupati che le loro banche troppo esposte sulla Grecia potessero fallire. A quel punto attivarono il Mes nella logica della Troika fatta dalla Bce, Commissione europea e Fondo monetario. La Grecia fu devastata. Il Mes usato come strumento della Troika finita l’azione selvaggia, fu messo da parte e per nove anni non se ne parlò più».