Ucraina, ecco le condizioni di Putin: dialogo se Kiev accetterà le nuove realtà territoriali
Vladimir Putin detta le condizioni per un dialogo di pace con l’Ucraina. Che, secondo il presidente russo, devono prevedere l’accettazione delle nuove realtà territoriali. In pratica l’annessione da parte di Mosca delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Le richieste russe per mettere fine al conflitto Putin le snocciola al telefono con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Che stamattina aveva detto al presidente russo come gli sforzi per giungere a una pace in Ucraina devono essere sostenuti da un “cessate il fuoco unilaterale” e da una “visione per una soluzione equa”.
Nella telefonata di oggi fra i due presidenti, Putin ha ribadito l’apertura della Russia a un dialogo serio, a condizione che le autorità di Kiev soddisfino questi requisiti ben noti e ripetutamente espressi.
La Russia ha annesso le regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia a settembre.
Il Cremlino ha sempre insistito sul fatto che qualsiasi proposta per porre fine al conflitto in Ucraina deve tenere conto di quelle che chiama “realtà odierne” ovvero le quattro regioni ucraine che si sono unite alla Russia attraverso i referendum.
Nel loro colloquio telefonico il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed il presidente russo Vladimir Putin hanno discusso anche di questioni energetiche, delle relazioni tra Russia e Turchia e degli sviluppi regionali tra cui la Siria.
“Devono essere adottate azioni concrete per eliminare la presenza dei gruppi terroristici del Pkk, Pyd e Ypg soprattutto da Tal Rifaat, a Manbij nel nord della Siria”, ha chiesto Erdogan nel colloquio telefonico con il leader del Cremlimo.
La Turchia considera le Unità di protezione del popolo curdo in Siria, l’Ypg, un’organizzazione terroristica al pari del Pkk.
Erdogan e Putin hanno anche parlato della creazione di un hub del gas in Turchia con il presidente turco che “ha affermato che Ankara ha rafforzato e continua a rafforzare le infrastrutture per la creazione di un hub di gas naturale in Turchia, e che la parte turca è impegnata a finalizzare la road map e a compiere passi concreti per attuarla non appena possibile”.