Ucraina, fuga in Norvegia per l’ex comandante della Wagner: «Sono pronto a testimoniare»
Un “pentito” che potrebbe fornire una testimonianza di primo piano nell’inchiesta sui crimini di guerra russi in Ucraina. Andriy Medvedev, un ex comandante del gruppo mercenario Wagner, ha chiesto asilo politico in Norvegia e si è offerto di testimoniare sulle attività delle brigate e contro il suo fondatore, l’oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin, Evgenij Prigozhin.
L’ex comandante Wagner chiede asilo in Norvegia
Secondo le informazioni dell’organizzazione russa per i diritti umani Gulagu, Medvedev ha attraversato illegalmente e rocambolescamente il confine norvegese dalla Russia, nella regione di Murmansk, per poi essere trasferito a Oslo, la capitale, dove è stato trattenuto in un centro per migranti.
La volontà di testimoniare sul gruppo e sul suo fondatore
L’intenzione di Medvedev è quella di testimoniare contro Prigozhin, considerato uno degli uomini più vicini al presidente russo, tanto da essere conosciuto come “lo chef di Putin”, per via del gran numero di ristoranti e società di catering che si occupano delle cene del Cremlino. All’inizio di luglio 2022, riferisce Ukrinform, Medvedev aveva firmato un contratto di quattro mesi con il gruppo Wagner per poi essere inviato nella regione di Lugansk, dove ha avuto la nomina a comandante di una delle squadre d’assalto.
La rivalità con i soldati regolari
Non si tratta dell’unica grana che Wagner sta portando a Mosca. Per cercare di sedare le tensioni tra i mercenari e l’esercito regolare, infatti, ieri è dovuto intervenire il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Tutti combattono per una causa comune, la loro patria», ha detto Peskov, sostenendo che lo scontro tra Prigozhin e il ministero della Difesa «esiste solo sui media». «Il Paese deve sapere e sa chi sono i suoi eroi», ha aggiunto poi il portavoce del Cremlino, equiparando ancora mercenari e soldati regolari: «Tutti loro rimarranno per sempre nella nostra memoria».
L’intervento del Cremlino
«A volte i nostri amici agiscono in modo che non abbiamo bisogno di nemici», ha però aggiunto Peskov. Prigozhin pochi giorni fa aveva detto che altri, vale a dire i militari, «cercando sempre di rubare la vittoria» ai mercenari. Il ministero della Difesa aveva quindi corretto il tiro e pubblicato un comunicato in cui elogiava le «coraggiose azioni» dei combattenti della Wagner a Soledar, prima occasione in cui il ministero della Difesa ha citato il gruppo. Dal Cremlino, quindi un implicito invito a tutti a lavare i panni sporchi in casa.