Ucraina, lo stratega di Zelensky lascia dopo le polemiche sull’attacco missilistico a Dnipro
Dopo la bufera arrivano le dimissioni. Il consigliere presidenziale ucraino, Oleksij Arestovych, ha annunciato la rinuncia all’incarico dopo le polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni, che lasciavano intendere che il missile russo che sabato ha colpito un condominio a Dnipro, uccidendo 41 persone, fosse stato colpito dalla contraerea di Kiev.
«Le mie sincere scuse alle vittime»
Dopo essersi scusato pubblicamente e aver ritrattato le sue parole, su Facebook Arestovych ha scritto: «Offro le mie sincere scuse alle vittime e ai loro parenti, ai residenti di Dnipro e a chiunque sia stato profondamente colpito dalle mia versione erronea e prematura sulla ragione per cui il missile russo ha colpito un edificio residenziale».
Ucraina, il consigliere di Zelensky lascia l’incarico
L’Aeronautica ucraina ha riferito che il condominio è stato colpito da un missile russo Kh-22 che le forze di Kiev non sono in grado di abbattere. Le parole del consigliere di Volodymyr Zelensky lasciavano intendere che la distruzione dell’edificio fosse stata provocata dai detriti del missile centrato dagli ucraini. «Ho scritto una lettera di dimissioni – ha scritto anche su Telegram – Voglio dare un esempio di comportamento civile. Un errore importante, allora dimissioni».
Ucraina, i morti dell’attacco a Dnipro sono 45: ci sono sei minori
Intanto aumenta il numero delle vittime dell’attacco. È di 45 morti, fra cui sei minorenni, l’ultimo bilancio delle vittime nel condominio di Dnipro colpito sabato da un missile russo. Si teme che il numero delle vittime possa ancora salire. Dei circa 80 feriti, 28 sono ancora ricoverati in ospedale, molti dei quali in condizioni critiche. Il governatore militare della regione di Dniepropetrovsk, Valentyn Reznichenko, ha reso noto che il 90% delle macerie è stato portato via ma che vi potrebbero essere ancora dei dispersi sepolti sotto i resti del palazzo.
Il missile russo ha fatto crollare la maggior parte di un edificio di nove piani, distruggendo 200 appartamenti.