Vergognoso titolo del “Domani” sul caso Cospito: “Meloni è pronta a farlo morire”
Il titolo del quotidiano “Il Domani“, dell’editore Carlo De Benedetti, diretto da Stefano Feltri, questa mattina semplifica la questione di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41-bis per gravi reati, che sta conducendo uno sciopero della fame per chiederne la revoca, in una teoria da omicidio volontario, imbarazzante quanto fuorviante: “Meloni è pronta a lasciar morire in carcere l’anarchico Cospito”. Nulla di vero, se non che il governo Meloni, come specificato ieri dal ministro Nordio dopo il Consiglio dei ministri, non cederà al ricatto degli anarchici che stanno seminando panico in tutta Italia, e in Europa, con attentati di diverso tipo. Tantomeno darà fiato alla richiesta dello stesso Cospito di “abolire il 41-bis” in toto, per tutti, quindi non solo in relazione al proprio caso. Inaccettabile. Ma non è la prima volta che “Il Domani” esagera, quando c’è di mezzo la Meloni.
Il titolo del “Domani” e la posizione del governo Meloni su Cospito
“Mai patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica”, aveva fatto sapere ieri il Consiglio dei ministri a proposito degli ultimi disordini, provocati dagli anarchici, dopo aver trasferito Cospito nel carcere Opera di Milano proprio per consentirgli le cure migliore. Un trasferimento che, si è tenuto a puntualizzare, è legato esclusivamente alla tutela della salute del detenuto, da oltre cento giorni in sciopero della fame, ma non impatta in alcun modo sull’applicazione del 41 bis. “Il Consiglio dei ministri, nel suo insieme, ribadisce, nel rispetto della decisione assunta dal ministro della Giustizia, la volontà di non scendere a patti con chi usa violenza e minaccia come strumento di lotta politica” si legge nella nota.
Il viceministro Sisto: “Nessuno vuole il martirio dell’anarchico”
Quel titolo del “Domani“, dunque, è del tutto ingiustificato e malizioso: “Titolo inaccettabile”, lo ha definito stamane il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, a “Ominibus”, su La 7. “Non ha nessuna giustificazione nei fatti, quel titolo, nessuno vuole far morire Cospito, anche perché siamo in attesa di una decisione della magistratura, senza dimenticare che sul 41-bis la decisione fu presa dalla Cartabia. Parliamo di una persona, peraltro, che dopo aver gambizzato Adinolfi annunciò di voler proseguire e fece una chiamata alle armi, mai rinnegata. Ma nessuno vuole la sua morte e tantomeno il suo martirio”. “Noi facciamo i titoli che ci sembrano giusti, non sta a lei giudicarli”, ha replicato in studio la giornalista del “Domani” Daniela Preziosi. Punti di vista, ma se quel titolo l’avesse fatto “Libero“?
Sara Kelany (FdI): “Dal giornale un incitamento all’odio”
Sallemi (FdI): “Falsità da certa stampa”
“Certa stampa non perde il vizio di spargere falsità e aizzare un clima d’odio contro un governo che, evidentemente, non gradisce. Titolare a caratteri cubitali ‘Il presidente Meloni è pronta a lasciar morire in carcere Cospito’ è falso e fuorviante. Il governo ha dimostrato di lottare concretamente contro la mafia e contro il terrorismo e queste dovrebbero essere battaglie che uniscono la Nazione. Il presidente Meloni, inoltre, non ha il potere di ‘liberare’ o ‘tenere in carcere’ nessun detenuto”. A dirlo è il vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Salvo Sallemi, che ha commentato il titolo dell’edizione odierna del quotidiano Domani.
“La linea della fermezza contro chi si è macchiato di gambizzazioni e di attentati non cambieà’. Lo Stato non si piega davanti a minacce e intimidazioni e il premier Meloni andrà avanti su carcere duro e 41bis. Mi auguro che la stessa penna che ha scritto quel titolo falso possa riconoscere pubblicamente un errore che, in un clima sociale già rovente, ha contribuito a gettare benzina sul fuoco”.