Zecchi in campo con FdI per la Lombardia: “Dopo 78 anni la politica si normalizza grazie alla Meloni”

26 Gen 2023 10:35 - di Lucio Meo

In campo con Fratelli d’Italia, il professor Stefano Zecchi punta al Consiglio regionale dopo aver fatto l’assessore alla Cultura a Milano nella giunta Albertini, una nuova avventura per la quale ha scelto Fratelli d’Italia, nonostante sieda e nei banchi del Consiglio comunale di Venezia per il Partito dei Veneti. “Mi sono candidato perché credo sia un’occasione per normalizzare la politica italiana dopo 78 anni”, dice il professore di Estetica, storico e filosofo, commentando la corsa con il partito di Giorgia Meloni. 

Zecchi con la Meloni, per un vero partito dei conservatori

Per Stefano Zecchi, la “normalità dopo 78 anni” significa avere “un partito conservatore e un partito socialdemocratico e il partito conservatore può avere diverse anime all’interno“. “Io – spiega al Corriere – non voglio fare il guardiano delle ceneri, ma avere i piedi ben fissi nella tradizione e guardare in avanti. Nostalgie? La mia storia non ha niente a che fare con tentazioni totalitarie e per quanto mi riguarda le mie origini sono ebraiche. Credo che si debba sempre avere lo sguardo rivolto in avanti ma sapendo qual è la tua origine. C’è una frase di Heidegger che mi ha sempre fatto da timone: l’uomo ha sempre potuto fare qualcosa di buono quando aveva un focolare e una tradizione. Il problema è un altro”.

I progetti per la Regione Lombardia con Fontana governatore

Zecchi guarda alla sinistra con spirito molto critico. Non abbiamo un partito socialdemocratico. Del Noce avrebbe detto che è un errore filosofico aver messo insieme dossettiani e azionisti. Invece credo che il progetto di Meloni stia funzionando”. I programmi per la Lombardia? “Potenzierei fortemente tutto ciò che porta a uno sviluppo della conoscenza scientifica e tecnologica. Sempre però in riferimento alla nostra tradizione umanistica. Uno degli esempi drammatici del Covid è proprio l’ignoranza che c’è nei confronti della scienza e quindi si parla a vanvera. Penso al valore della medicina. Poi cercherei di creare un network con le regioni che confinano con la Lombardia. Vorrei sempre di piu che si guardasse di piu verso l’alto. Rapporti con Austria, Baviera, Svizzera, Slovenia, Sud della Francia in modo da creare un confronto continuo sulla cultura scientifica”, conclude Zecchi al Corriere.

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