Addio a Burt Bacharach: le cover italiane, da Patty Pravo e Mina al duetto con la Carrà (video)
Il cantante e compositore statunitense Burt Bacharach è morto per cause naturali nella sua abitazione di Los Angeles all’età di 94 anni: lo ha reso noto la sua agente, Tina Brausam.
Nel corso della sua lunga carriera Bacharach si è aggiudicato tre premi Oscar per la miglior colonna sonora e otto premi Grammy; le sue canzoni – scritte soprattutto per Dionne Warwick – sono state eseguite da oltre un migliaio di artisti fra cui Gene Pitney, Cilla Black, Dusty Springfield, Jackie DeShannon, Bobbie Gentry, Tom Jones, Herb Alpert e B. J. Thomas.
Il suo repertorio – 48 successi da Top 10, nove numeri 1 e oltre 500 composizioni, 3 Oscar e 8 Grammy – ha abbracciato il pubblico di diverse generazioni Los Angeles, 9 feb. – (Adnkronos) – Da “Magic moments” a “I’ll never fall in love again”, da “Walk on by” a “I say a little prayer”, passando per “Make it easy on yourself” a “Reach out for me”. E ancora: “Anyone who had a heart”, “The look of love”, “What the world needs now is love”, “Painted from memory”, “This house is empty now!”, “I just don’t know what to do with myself”, “Go ask Shakespeare”: il musicista statunitense Burt Bacharach, compositore, paroliere, pianista e cantante, uno dei giganti della musica leggera del XX secolo, ha legato la sua fama a successi intramontabili, molti dei quali resi leggendari dall’interpretazione di Dionne Warwick.
E’ morto all’età di 94 anni mercoledì 8 febbraio nella sua casa di Los Angeles per cause naturali, come ha annunciato la sua agente, Tina Brausam. Il suo repertorio – 48 successi da Top 10, nove numeri 1 e oltre 500 composizioni, 3 Oscar e 8 Grammy – ha abbracciato il pubblico di diverse generazioni, facendo di Bacharach uno dei più grandi compositori pop di ogni tempo, con una personalità da eroe carismatico, che gli ha consentito di superare i limiti generazionali scrivendo alcune fra le più acclamate canzoni del secondo Novecento.
Il tre volte vincitore di un Oscar ha lasciato il segno anche sul grande schermo musicando una quarantina di film: ha ricevuto due statuette nel 1970 per la colonna sonora di “Butch Cassidy” di George Roy Hill con Paul Newman e Robert Redford e per la canzone “Raindrops Keep Fallin’ on My Head” (scritta con Hal David). Nel 1982, insieme all’allora moglie, la paroliera Carole Bayer Sager, vinse la terza statuetta dell’Academy per “Best That You Can Do”, il tema di “Arturo” di Steve Gordon con Liza Minnelli, John Gielgud e Dudley Moore. Tra le altre sue colonne sonore si ricordano “Ciao Pussycat”, “Caccia alla volpe”, “Orizzonte perduto” e la parodia di James Bond del 1967 “Casino Royale”.
Se Dionne Warwick è stata la sua interprete preferita, Bacharach, di solito in coppia con il paroliere Hal David, ha anche creato anche canzoni per Aretha Franklin, Dusty Springfield, Tom Jones e molti altri artisti. Elvis Presley, i Beatles e Frank Sinatra sono stati tra gli innumerevoli interpreti che hanno realizzato cover delle sue canzoni, mentre tra gli interpreti più recenti che hanno cantato i suoi successi ci sono White Stripes, Twista e Ashanti.
La sola “Walk On By” è stata coverizzata da decine di cantanti, da Warwick e Isaac Hayes al gruppo punk britannico degli Stranglers e a Cyndi Lauper. Bacharach, che annovera anche una recente collaborazione con Elvis Costello, è stato spesso ospite alla Casa Bianca: nel 2012 gli è stato consegnato il Premio Gershwin dal presidente Barack Obama, che aveva cantato alcuni secondi di “Walk on ìBy” durante un’apparizione in campagna elettorale.
Burt Bacharach era stato anche a Sanremo nel 2009, dove aveva accompagnato al piano Karima e Mario Biondi nel brano “Come ogni ora”.