Addio a Raquel Welch: fu vero sex symbol, quando le influencer dovevano ancora nascere

16 Feb 2023 8:30 - di Luisa Perri
Raquel Welch

Con la morte di Raquel Welch, scomparsa ieri a 82 anni, se ne va uno dei sexy symbol più potenti della storia del cinema. Negli anni ’60 e ’70, l’attrice, che fu incoronata da Playboy come terza star più sexy del 20mo secolo, ebbe una fama incomparabile con le dive attuali, nè tantomeno con le influencer da Social.

Fra le donne più belle e sexy della storia del cinema, icona di seduzione della Hollywood degli anni ’60 e ’70, l’attrice statunitense Raquel Welch è morta all’età di 82 anni dopo una breve malattia. La notizia della scomparsa è stata diffusa dal sito di gossip TMZ, citando fonti della famiglia, e poi è stata confermata dall’agente della diva a “Variety” e “The Hollywood Reporter”.

Jo Raquel Tejada era figlia dell’ingegnere aeronautico boliviano Armando Carlos Tejada e della britannica Josephine Sarah Hall. Nella sua adolescenza vinse diversi concorsi di bellezza a San Diego, in California da 18 anni lavorò come modella di biancheria intima e costumi da bagno, apparendo sulle copertine di numerose riviste americane. Questa popolarità come modella la resa nota in televisione facendola apparire in episodi di diverse serie, come “Il virginiano” e “Vita da strega”. Nel 1964 dopo un piccolo ruolo nei film “Madame P… e le sue ragazze” di Russell Rouse con Shelley Winters e Robert Taylor, apparve al fianco di Elvis Presley in “Il cantante del luna-park” che lanciò la sua carriera nell’olimpo hollywoodiano.

Nel suo primo film Raquel Welch recitò accanto ad Elvis Presley in “Il cantante del luna-park” (1964) di John Rich. Due anni più tardi apparve in due pellicole che fecero di lei una star mondiale e non a causa delle sue doti di attrice: “Viaggio allucinante” (1966) di Richard Fleischer, e, soprattutto il remake di “Un milione di anni fa” (1966), diretto da Don Chaffey in cui la Welch era vestita solo con un suggestivo bikini preistorico.

Entrò, così, prepotentemente nell’immaginario delle generazioni degli anni Sessanta per il ruolo della prosperosa Loana: il manifesto del film con il primo piano dell’attrice in un provocante bikini in pelle è divenuto un cult. Sempre nel 1966 recitò nel fortunato film di fantascienza “Viaggio allucinante” di Richard Fleischer, con protagonista

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