Allarme terrorismo contro i cristiani e i consolati (Italia compresa), la Turchia arresta 15 capi Isis
L’unità antiterrorismo della polizia di Istanbul ha arrestato 15 capi Isis dopo che fra i Servizi segreti occidentali di diversi Paesi compresa l’Italia erano circolate voci molto allarmanti di attentati in preparazione da parte del terrorismo islamico contro obiettivi privilegiati come consolati generali e luoghi di culto di cittadini cristiani ed ebrei.
L’allarme era partito inizialmente dagli Stati Uniti allorquando, la scorsa settimana, l’ambasciata Usa aveva annunciato di aver sospeso le funzioni del consolato a Istanbul a causa di significative informazioni secondo cui missioni straniere e luoghi religiosi e turistici molto visitati dagli stranieri potevano essere presi di mira dai terroristi. A quel punto altri consolati occidentali avevano seguito cautelativamente gli Usa.
Complessivamente nove paesi occidentali – Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Italia, Belgio, Svizzera e Svezia – avevano temporaneamente chiuso i loro consolati diramando anche avvisi di sicurezza per i propri cittadini su un possibile attacco terroristico che avrebbe preso di mira gli stranieri nel centro di Istanbul.
In linea con le informazioni fornite dalla Millî İstihbarat Teşkilâtı, l’Agenzia di intelligence statale turca, le squadre antiterrorismo hanno arrestato 15 leader locali dell’Isis nella provincia di Khorasan che affermavano di aver ricevuto l’ordine di agire contro i consolati svedese e olandese a Istanbul e luoghi di culto appartenenti a cittadini ebrei e cristiani in reazione al rogo del Corano, il libro sacro dell’Islam, davanti all’ambasciata turca a Stoccolma.
Si è scoperto che i sospetti avevano collegamenti con il gruppo e le sue zone di conflitto, ma non è stato possibile rilevare le loro minacce concrete contro i consolati generali e i luoghi di culto di cittadini cristiani ed ebrei, ha detto la polizia, aggiungendo che sono stati trasferiti in tribunale dopo il procedure presso la stazione di polizia e sono stati arrestati.
Il ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, ha invitato i paesi occidentali a cooperare pienamente con le autorità turche se dispongono di informazioni concrete.