Anarchici in piazza per Cospito, Roma e Milano blindate: si temono nuovi disordini
Gli anarchici tornano in piazza e sale la tensione. Ieri a Milano e Bologna hanno urlato slogan contro lo Stato e chiesto la liberazione di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da ottobre, per protestare contro il regime carcerario del 41 bis. Al Viminale si preparano al peggio, si temono tafferugli. La lotta contro il carcere duro è diventata, infatti, un pretesto politico per creare il caos.
Anarchici, la manifestazione di Roma
L’attenzione è puntata tutta su Roma e Milano. Nella Capitale c’è massima allerta per la manifestazione annunciata per oggi pomeriggio a piazza Vittorio. L’appuntamento è alle 15 nel quartiere Esquilino, a due passi da Stazione Termini e dal Viminale. Predisposti adeguati servizi di sicurezza per fronteggiare ogni evenienza: strade chiuse, variazioni nel trasporto pubblico, spiegamento di forze dell’ordine. Sotto la lente ci sono gli obiettivi sensibili nella Capitale, in particolare quelle zone in cui dovrebbe svolgersi il corteo, pubblicizzato sui social nei giorni scorsi. Rimossi i cassonetti dell’immondizia nell’area di piazza Vittorio, come anche nell’area di San Giovanni e del Pigneto dove potrebbe dirigersi il corteo non autorizzato. Chat, siti d’area e blog sono stati passati al setaccio per capire anche la portata della partecipazione alla manifestazione di oggi. Si teme la presenza al corteo di frange estremiste, antagonisti e gruppi anarchici provenienti da altre città.
Si temono disordini
Il timore è che, pure stavolta, a Roma possano esserci disordini. Su questa manifestazione c’è infatti la massima attenzione degli organi polizia e del ministero dell’Interno dopo gli scontri avvenuti sabato 28 gennaio nel quartiere di Trastevere, nel corso dei quali è rimasto ferito di un poliziotto. Già mercoledì c’era stato un corteo davanti al ministero della Salute.
A Milano presidio davanti al carcere Opera
Da Roma a Milano. Nel capoluogo lombardo oggi pomeriggio è previsto un presidio alle 14.30, davanti al carcere di Opera, dove Alfredo Cospito è stato trasferito lunedì. Una settimana fa l’analoga contestazione era già finita in sassaiola. Ieri si è svolto il presidio nei dintorni della stazione centrale: striscione nero «contro il 41 bis» e le solite rivendicazioni. C’erano anarchici ma anche giovani appartenenti ai collettivi studenteschi e ai centri sociali. Poi, è partito il corteo non autorizzato in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale di Milano. I manifestanti, preceduti da polizia e carabinieri in tenuta anti sommossa, hanno sfilato per circa un’ora e mezza, gridando “il 41 bis è tortura, lo Stato stragista non ci fa paura”, “fuori tutti dalle galere, dentro solo macerie” e diversi cori contro la polizia. Dalle prime file sono partiti alcuni fumogeni in direzione dei giornalisti; uno ha centrato alla fronte il cameraman della trasmissione Mediaset “Fuori dal coro”, che per fortuna ha riportato solo un piccolo taglio medicato con un cerotto.