Anarchici, sotto tutela il manager Iveco minacciato. Cospito tornerà in carcere la settimana prossima
Sono state predisposte misure di sicurezza specifiche, in particolare, nella fase iniziale, l’affiancamento di almeno una persona, per il manager dell’Iveco Defence Vehicles, brand del Gruppo Iveco che produce veicoli da difesa e per la Protezione civile altamente specializzata, minacciato dagli anarchici attraverso un volantino contenuto in una busta.
Al momento si tratta la tutela che prevede nella fase iniziale l’affiancamento di almeno una persona, dunque non una vera e propria scorta, nei confronti del manager di origine torinese della Iveco, dipendente nella sede di Bolzano e finito nel mirino degli anarchici.
Il volantino degli anarchici firmato dalla Federazione Anarchica Informale di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis, recapitato, secondo l’Adnkronos, a diverse aziende italiane e a un giornale, era contenuto all’interno di una lettera, all’interno di una busta gialla e dattiloscritta, assieme ad un proiettile e riportava minacce nei confronti del manager piemontese. “Il soggetto ideale per la vendetta“, si legge nella lettera firmata dagli anarchici.
Il giorno precedente alla lettera di minacce, il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti era stata in visita istituzionale proprio alla Iveco Defense Vehicles ma l’esponente di Fratelli d’Italia esclude che vi sia un nesso fra le due vicende.
“È da escludere, vista la tempistica, che ci sia un nesso tra la mia visita e questa minaccia ricevuta – dice al Tempo Isabella Rauti. – Questo atto rientra in quella che sembra essere una regia di carattere internazionale su una rete di anarchici che stanno lanciando, con numerose iniziative, messaggi minacciosi”.
“C’è un evidente tentativo – dice il sottosegretario alla Difesa – di alimentare un clima di odio e di tensione, ma lo Stato è più forte: non esita e non si piega di fronte a questi gesti. Se qualcuno pensa di far ripiombare l’Italia in anni bui si sbaglia di grosso”.
Quanto a Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso per protestare contro il regime carcerario del 41 bis, ricoverato in via precauzionale nel reparto dedicato dell’ospedale milanese San Paolo, le sue condizioni in via di miglioramento, potrebbe, già la prossima settimana consentire di trasferirlo, nuovamente, nel carcere di Opera. I medici stanno pensando di monitorarlo ancora qualche giorno, poi di liberare il letto della struttura ospedaliera dove è stato trasportato sabato 11 febbraio.
Per oggi pomeriggio alle 18,30, a Brescia, in Largo Formentone, è previsto un presidio degli anarchici “solidali con Alfredo” Cospito, “contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo“.
E una scritta in vernice rossa che recitava “Free Cospito“, inneggiante alla liberazione di Alfredo Cospito, è stata vergata questa notte sul muro esterno della Rappresentanza Permanente dell’Italia presso l’Unione Europea, a Bruxelles. Quando la scritta è stata vista, sono state avvisate le autorità e la Polizia belga ha effettuato i rilievi del caso. La magistratura ha avviato un’indagine. Subito dopo il sopralluogo della Polizia la scritta è stata rimossa.
Gli anarchici tornano in piazza, secondo l’Adnkronos, domani, alle 19 “al fianco di Alfredo” a Roma. “Le bugie dei media servono ad abbassare la tensione – si legge nella locandina che pubblicizza la mobilitazione – Dopo 4 mesi di sciopero della fame, Alfredo è in gravi condizioni di salute. Lo vogliamo subito fuori dalla tortura del 41 bis“. E mentre la sinistra soffia sul fuoco cercando di strumentalizzare la vicenda, il governo Meloni avverte: “non faremo passi indietro. Pronti a valutare anche nuovi strumenti normativi e protocolli migliorativi per garantire la sicurezza durante le manifestazioni che devono però svolgersi sempre in un perimetro legittimo di democrazia“.