Balneari, concessioni prorogate fino al 2025. FdI: “Per loro la Bolkestein non va applicata
Via libera delle Commissioni Affari costituzionali e bilancio del Senato al alle misure sui balneari definite dalla maggioranza. Quindi proroga di un anno delle attuali concessioni, fino al 31 dicembre 2024, e cinque mesi in più di tempo per la mappatura delle spiagge. Infine si stabilisce un tavolo tecnico alla Presidenza del Consiglio.
Sulla proroga è stato decisivo un emendamento forzista, su cui Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri fanno sapere che, al di là della soddisfazione, “in questo periodo bisognerà trovare delle soluzioni definitive, tutelando un settore fondamentale per l’Italia”. Sulle mappature l’intervento è stato invece della Lega, che assicura “massima osservanza delle direttive europee ma nel rispetto degli interessi nazionali, che per l’Italia in questo settore sono fondamentali: non si può prescindere dalla fotografia dello stato di fatto delle concessioni demaniali, fluviali e lacuali”.
Foti: “Per i balneari la Bolkestein non può valere”
Un risultato che incassa il plauso del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. “Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto che la direttiva Bolkestein non andrebbe applicata al settore dei balneari. Il Parlamento è sovrano e dà una sua indicazione: siamo certi che in Europa si troverà una soluzione favorevole a quella che è stata una nostra tesi iniziale”. Per il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, la soluzione sui balnerari “dimostra che la politica riesce a trovare una mediazione a dispetto dei diktat di alcuni togati che avevano diffidato il Parlamento dall’esercizio delle sue prerogative fondamentali: legiferare sulla materia. Si tratta di una soluzione temporanea ma che ci consente di fare quello che è necessario in difesa della nostra tipicità economica e turistica”.
Soddisfatta la Cna Balnerari, per cui le due proroghe, cui si aggiunge l’apertura di un tavolo a Palazzo Chigi, sono interventi fodamentali perché “la mappatura rileverà la non scarsità della ‘risorsa spiaggia’ con la contestuale disponibilità per programmare nuove iniziative imprenditoriali, assicurando continuità alle attuali 30mila attività familiari e rendendo di fatto inapplicabile la direttiva Bolkestein alle concessioni ora in essere. La mappatura, inoltre, potrebbe evitare contenziosi in Europa chiudendo una vertenza che dura ormai da quindici anni”.
Proroga dello smart working ai lavoratori fragili
L’altro nodo era quello allo smart working per i lavoratori fragili, che viene prorogato fino al 30 giugno tanto nel privato (anche per i lavoratori con figli fino a 14 anni) che nel pubblico, grazie a uno stanziamento di 16 milioni volto a consentire il lavoro da casa anche a coloro che svolgono funzioni essenziali, che verranno spostati ad altre mansioni e sostituiti da altri lavoratori.
Milleproroghe, Ciriani: “Vogliamo evitare di porre la fiducia”
“Abbiamo fatto un lavoro molto buono, risolvendo un sacco di problemi, l’ultimo dei quali sui lavoratori fragili, su cui c’era il mandato personale della presidente Meloni: una questione che si era arenata per una questione di risorse”, spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Che poi aggiunge, in vista dell’approdo in aula martedì prossimo: “La nostra volontà quella di evitare la questione di fiducia: si può fare se da parte delle opposizioni rimane questo clima di collaborazione tra parti diverse, per cui se c’è un numero di emendamento non troppo alto si possono esaminare anche in aula le questioni rimaste aperte, che sono interessanti e importanti. Il dibattito in aula in Senato sarebbe una cosa importante che contribuirebbe a svelenire il clima”.