Biden: parlerò con Xi, i palloni abbattuti erano di società private. Ma la Cina: nessun colloquio
Le relazioni Usa-Cina sono ai minimi termini dopo la vicenda del sempre più presunto pallone-spia cinese abbattuto dagli Stati Uniti e se Biden fa, in qualche maniera, una mezza marcia indietro, ammettendo che in effetti gli ultimi tre oggetti sconosciuti tirati giù sono di società private commerciali non cinesi e annuncia di essere pronto a parlare con il presidente Xi, Pechino, dal canto suo, nega che ci siano indicazioni su possibili colloqui.
L’intelligence Usa ancora non ha determinato a cosa servissero i tre oggetti abbattuti in quota nei giorni scorsi, ma “niente al momento suggerisce che fossero collegati a programmi di palloni spia della Cina o che fossero veicoli di ricognizione di altri Paesi“, ha detto ieri sera Joe Biden nel discorso con cui ha affrontato la questione del pallone spia abbattuto il 4 febbraio e degli altri oggetti abbattuti appunto nei giorni scorsi.
“La nostra intelligence sta ancora analizzando i tre incidenti e mi tengono quotidianamente informato ed io informerò il Congresso“, ha detto ancora il presidente aggiungendo che “la valutazione attuale dell’intelligence è che questi tre oggetti fossero molto probabilmente palloni collegati a società private, per fini ricreativi o di ricerca, per lo studio meteorologico o altre ricerche scientifiche”.
“Prevedo di parlare con il presidente Xi, spero che potremo arrivare al fondo della questione, ma non ho nulla da scusarmi per aver abbattuto quel pallone“, ha detto Biden ribadendo che con la Cina intende avere un “rapporto di competizione e non conflitto”.
Per questo “continueremo a dialogare con la Cina“, come è stato fatto “nelle ultime due settimane”.
“Non vogliamo una nuova guerra fredda, ma non presento nessuna scusa – ha ripetuto – ma competeremo e gestiremo in modo responsabile questa competizione”.
“Questo episodio conferma l’importanza di mantenere linee aperte di comunicazione tra i nostri diplomatici, i nostri militari“, ha detto ancora Biden assicurando che “i nostri diplomatici comunicheranno ancora ed io rimarrò in comunicazione con il presidente Xi”.
Riguardo poi all’analisi dei rottami del pallone abbattuto il 4 febbraio scorso a largo delle coste della South Carolina, Biden ha spiegato che “stiamo analizzando i componenti” recuperati nelle acque dell’Oceano e che “quello che capiremo rafforzerà le nostre capacità”.
Biden ha inoltre dichiarato di aver dato ordine di elaborare “regole più calzanti sul modo di gestire d’ora in poi questi oggetti non identificati, distinguendo tra quelli che probabilmente costituiscono un rischio per la sicurezza, per i quali si deve agire, e quelli che invece non pongono rischi”.
Ma ha ribadito che “se un oggetto rappresenta una minaccia per la sicurezza degli americani io lo farò abbattere”, spiegando che comunicherà al Congresso i nuovi parametri che però rimarranno “classificati per non dare ai nostri nemici una strada” per attaccarci.
Infine Biden ha ricordato che la questione dei palloni e degli oggetti in quota non è nuova: “non abbiamo nessuna prova che ci sia stato un improvviso aumento della loro presenza nei nostri cieli – ha detto – solo ne vediamo di più perché abbiamo aumentato i radar ed i loro focus e quindi dobbiamo adattare il nostro approccio nel gestire queste sfide”.
”Non c’è alcuna notizia da dare in merito a un possibile colloquio tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Joe Biden”, replica il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nel corso di una conferenza stampa.
Che strani gli Americani. Permettono a chiunque di lanciare “palloni” nel cielo del paese senza essere preventivamente informati.