Bonaccini: «Non mi è piaciuto Fedez che ha strappato la foto di Bignami a Sanremo»

17 Feb 2023 12:27 - di Sveva Ferri
bonaccini

Stefano Bonaccini interviene su Sanremo, spiegando di non aver apprezzato Fedez che ha strappato la foto del sottosegretario Bignami. «Non amo questi gesti. Non mi piace, cioè, che si possa riprodurre un meccanismo di gogna pubblica, nei confronti di chiunque», ha spiegato, accusando poi comunque il centrodestra di comportamenti «preoccupanti» per aver espresso critiche su quello e altri momenti del Festival. Secondo Bonaccini, infatti, il problema della maggioranza sarebbe che Sanremo non ha risposto ai suoi «desiderata». Insomma, Bonaccini riduce tutto a un caso di mera occupazione di spazi di potere, senza considerare affatto il tema centrale posto da quelle critiche: quello che si è visto a Sanremo risponde al mandato della tv pubblica? Sono adeguati al programma di punta della Rai messaggi come quelli che sono stati dal palco del Festival? E se non lo sono, come lo stesso Bonaccini in fondo riscontra, chi ne deve rispondere?

Bonaccini: «Non mi è piaciuto Fedez che ha strappato la foto di Bignami a Sanremo»

Eppure lo stesso candidato alla segreteria Pd, nel corso di una lunga intervista a Tpi, ha sottolineato che «la Rai è ancora l’industria culturale di massa più importante del Paese». «Purtroppo, troppo spesso è l’oggetto dei desideri di controllo di maggioranze e governi», ha proseguito, aggiungendo che «mi è sembrato un errore che ministri e membri del governo si siano scatenati contro il festival». «Tu puoi criticare tutto, di una trasmissione, se ti limiti ai contenuti. Se parti da Sanremo per mettere in discussione i vertici della Rai, perché contesti l’idea che non rispondano ai tuoi desiderata, questo invece mi preoccupa, e molto. Non abbiamo dei bei precedenti, dall’editto bulgaro in poi», ha quindi sostenuto Bonaccini, dicendo che se Fedez avesse strappato la sua foto «mai mi sarei sognato di criticare il suo diritto di espressione. E mai mi sarebbe venuto in mente che per questo si possa pensare di cambiare i vertici della Rai».

Se per la sinistra tutto si riduce sempre e solo a una questione di occupazione di spazi…

«Questo atteggiamento ci porta molto lontano dal legittimo diritto di critica», ha detto ancora, spiegando che porta «all’idea, che io considero folle, che ci sia un diritto del governo a mettere la mordacchia a qualsiasi manifestazione di idee e culture che, sbagliando, si considerano “di  opposizione”». Poi, a Luca Telese che firma l’intervista, che gli ricordava che da presidente dell’Emilia Romagna anche lui prende decisioni e fa nomine, Bonaccini ha replicato che «io è da otto anni che nomino i direttori delle aziende sanitarie, perché questo è un mio compito» e che questo è «esattamente il contrario» rispetto alle ipotesi di un cambio al vertice Rai. «Io non mi sono mai permesso di telefonare a qualcuno per raccomandare chicchessia, e non ho mai indicato, né direttamente né indirettamente, un primario o un direttore amministrativo e sanitario. Si figuri se penso che sia compito di un ministro stabilire se Amadeus debba condurre Sanremo o no!», ha detto Bonaccini, facendo slittare quindi il discorso da Fuortes ad Amadeus. Comunque, su una cosa c’è da dare atto alla sinistra: quando si tratta di nomine e occupazioni di spazi certamente qualche lezione possono anche darla. Nessuno è più ferrato di loro, a partire dall’arte sottile di agire sottotraccia e magari in scadenza di mandato.

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