Bufera su De Magistris che dà ragione alla destra su Cospito : “E’ un criminale alleato con la mafia”
Un po’ a sorpresa Luigi De Magistris, leader di Unione Poopolare ed ex sindaco di Napoli, si schiera sulla tesi del centrodestra e di FdI sul caso Cospito, facendo infuriare la “sua” sinistra. “Trattativa anarchici-mafiosi? C’è un obiettivo comune, eliminare 41 bis. Credo che sia verosimile parlare di una convergenza di un obiettivo comune per eliminare il 41 bis. Dobbiamo ricordare che ai primi punti della trattativa tra Stato e Cosa Nostra c’era l’eliminazione del 41 bis. La finalità di questa misura è che persone della criminalità organizzata o di organizzazioni terroristiche possano comunicare con l’esterno, è compito della magistratura capire se Cospito rappresenta i vertici di un’organizzazione terroristica o meno” , ha sottolineato de Magistris a Cusano tv.
La sinistra si irrita per la posizione di De Magistris su Cospito
Le parole del leader di Up hanno provocato molti mal di pancia nell’area degli antagonisti, a cui guarda, da sempre, De Magistris. La posizione “manettara”, di destra, scatena sui social centri sociali, anarchici e antagonisti, che invece spingono e firmano appelli in favore di Cospito e contro il 41-bis. Anche perché Potere al Popolo, la principale componente di Unione Popolare, durante l’ultima campagna elettorale ha proposto “l’abolizione dell’ergastolo e del 41 bis, e l’emanazione di un provvedimento di amnistia per risolvere il problema del sovraffollamento carcerario”.
“Cospito ha già raggiunto il suo obiettivo. Cospito è un criminale e ora è l’uomo più famoso d’Italia- ha detto ancora De Magistris -. Ci troviamo a discutere di potenziali convergenze tra Cospito e mafiosi. Dobbiamo fare attenzione: nella presunta e assai probabile trattativa tra Cosa Nostra e lo Stato, c’era l’abolizione del 41 bis. Starei attento a fare di Cospito un leader dei movimenti terroristici internazionali. Oggi siamo di fronte a scenario che mi preoccupa: mentre prima Cospito era rappresentante di frangia isolata e violenta, oggi invece ci troviamo di fronte ad una polveriera: pandemia, guerra, scenari economici tragici, non c’è clima di uno Stato rassicurante“.