Ciriani: “Subito un piano Mattei per l’Africa. E sul 41 bis niente distinguo, è irrinunciabile”
“L’Italia non può essere il terminale di tutta l’immigrazione che parte dal nord Africa, lo abbiamo detto ai nostri partner europei, tema di cui deve farsi carico l’intera Europa”. Così a Unomattina, Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sull’escalation degli sbarchi.
Ciriani: per l’Africa serve un piano Mattei
“L’Africa non deve essere sfruttata”, prosegue Ciriani. “Serve un aiuto, il piano Mattei di cui ha parlato il premier, che è stata in Algeria e Libia. Il dramma sono le partenze, le persone che partono e poi muoiono in mare”. Riflettori puntati anche sulle riforme e sul terreno giustizia dopo le polemiche per l’arresto di Matteo Messina Denaro e il 41 bis.
Presidenzialismo, lavoreremo insieme per riscrivere le regole
“Sul presidenzialismo vorremmo scrivere le regole insieme per assicurare già stabilità di governo e facendo un favore al Paese. Spero che sul presidenzialismo si possa trovare una intesa almeno di massima. Poi in Parlamento o in una eventuale bicamerale discuteremo più a lungo“. E non si tratta di un capriccio del centrodestra. “Non siamo innamorati di un progetto. Vedremo quale possibilità ha maggior forza per andare avanti. Io preferisco un modello come quello del semipresidenzialismo alla francese che più si attaglia all’Italia. Speriamo di poter fare le riforme con le opposizioni. Se non ci staranno noi comunque andremo avanti”.
Il 41 bis? Il punto è capire chi vuole abolirlo
Animi surriscaldati in Aula sul caso Cospito? “Il problema è capire se tutte le forze politiche condividono l’idea che il 41 bis è irrinunciabile”, dice il ministro Ciriani. “Quando si sentono troppi distinguo si fa il gioco di chi il carcere duro lo vuole abrogarlo. Sono misure per combattere mafia, criminalità organizzata e terrorismo. Spero – conclude – che questa sia la linea di tutto il Parlamento, non solo della maggioranza”.