Cospito dal carcere annuncia la sua morte: “Non prendo più integratori, presto mi spegnerò”

25 Feb 2023 8:30 - di Robert Perdicchi

“Non assumerò più neanche gli integratori, presto morirò, lascerò ad altri la mia battaglia contro il 41-bis”, fa sapere Alfredo Cospito dal carcere, sezione ospedaliera del San Paolo di Milano, il giorno dopo la conferma del regime di 41-bis “perché pericoloso” da parte della prima sezione penale della Cassazione che ieri ha rigettato il ricorso della difesa dell’anarchico in sciopero della fame da ottobre. Secondo fonti giudiziarie del “Fatto quotidiano“, che oggi dà conto delle dichiarazioni di Cospito, se in pericolo di vita, i medici penitenziari avrebbero il dovere di procedere con l’alimentazione forzata.

Cospito vuole morire in carcere, si decide sull’alimentazione forzata

L’ipotesi dell’alimentazione forzata è allo studio. Il Comitato nazionale di Bioetica, riunito in seduta plenaria, “per quanto riguarda i quesiti posti dal ministero della Giustizia, dopo un corale, approfondito dibattito, ha ritenuto di proseguire l’analisi al fine di ottenere la massimo convergenza possibile con riguardo alle delicate e complesse problematiche sottese, nel rispetto di tutte le posizioni sino ad ora emerse”, ha fatto sapere lo stesso comitato, riferendosi alla richiesta del guardasigilli Carlo Nordio “in merito alle problematiche connesse all’autodeterminazione nel ricevere o meno i trattamenti sanitari offerti”, riferita al caso di Alfredo Cospito.

Le minacce degli anarchici dopo la sentenza

Ieri, dopo il verdetto, un gruppo di anarchici davanti alla Cassazione ha inveito contro i giudici urlando: “Assassini, assassini”. Minacciando azioni contro lo Stato. “La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini per la revoca del 41bis ad Alfredo Cospito. Lo Stato lo ha condannato a morte”, scrive su Facebook, dopo la decisione della suprema corte, il circolo anarchico Galipettes di Milano, che oggi pomeriggio – come già annunciato nei giorni scorsi – prenderà parte al corteo contro la guerra, il carovita, il governo e le morti sul lavoro, all’interno del quale ci sarà spazio anche per la protesta contro il 41 bis in solidarietà con Alfredo Cospito. Il concentramento è previsto alle 15 in piazzale Loreto.

Cospito è da 10 anni in carcere per aver gambizzato, nel 2012, l’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e per un attentato contro la Scuola carabinieri di Fossano: piazzò due ordigni, ma per fortuna non ci furono vittime o feriti. La condanna a 20 anni per tentata strage inflitta a Torino è diventata in Cassazione strage contro la sicurezza dello Stato.

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