Costanzo, Adinolfi sui selfie: «Chi campa grazie a questi tipi umani, non può fare prediche»
Non si placano le polemiche sui selfie con Maria De Filippi alla camera ardente di Maurizio Costanzo. In molti, noti e meno noti, sui social hanno espresso sdegno per la richiesta e solidarietà alla De Filippi, che nonostante il momento non si è sottratta a fan e ammiratori. Ma c’è stato anche chi, come Mario Adinolfi, ha sottolineato che quanto accaduto non deve sorprendere, poiché è propaggine di una certa società dello spettacolo, o chi, come Frank Matano, ha ricordato che certe sbavature non appartengono solo alla gente comune.
Matano stigmatizza il protagonismo dei famosi
Dopo l’indignazione condivisa da Rita dalla Chiesa, sul caso sono intervenuti molti altri, da Selvaggia Lucarelli a Francesca Barra, da Frank Matano a Federico “Osho” Palmaroli, che al caso ha dedicato una delle sue vignette: «Scusa, Mari’, c’ho la fotocamera ardente», si legge sulla foto accompagnata dal commento «chiedere un selfie durante la camera ardente. Il baratro della società”. Per Frank Matano «qualcuno deve scrivere un galateo solo sull’uso dei social e sarebbe fantastico un capitolo dove si spiega che quando si omaggia la scomparsa di qualcuno si può anche escludere sé stessi», ha scritto su Twitter, probabilmente riferendosi non solo ai selfie, ma anche ai ricordi di Costanzo pubblicati da personaggi noti che hanno finito per celebrare se stessi più che lui.
L’ira di Francesca Barra
Per Francesca Barra «la maggior parte delle persone pensa che i protagonisti della televisione popolare appartengano a chiunque per diritto. E questo diritto oggi si trasforma in abuso, davanti ad una donna che ha perso un marito. Maria De Filippi accetta di fare i selfie stordita dal dolore, ma con la pazienza e l’empatia che l’ha resa così amata. Tuttavia c’è un limite che dovevano rispettare questi personaggi inopportuni che le hanno chiesto una foto ricordo (?). Sono in tanti a sbrodolare in questo identico modo, con un commento, un selfie, una pretesa violenta. Questo dimostra che voi, che pretendete di giudicare tutti perché ‘se siete famosi dovete accettare tutto, dovete aspettarvelo’, non avete invece nessun diritto di prelazione sulla vita degli altri».
La “predica” di Selvaggia Lucarelli e il commento di Mario Adinolfi
Immancabile, poi, il commento di Selvaggia Lucarelli: «Il selfie con la vedova famosa. Non perdo neppure tempo a dire qualcosa su quella gente perché ci somiglia più di quanto crediamo, ma penso a Maria De Filippi e all’enorme sforzo di dare a chi chiede con violenza, in quelle ore in cui hai dato fondo anche alle riserve. Per me – ha chiarito – era un vaffan…. al primo telefono che vedevo». Secondo Mario Adinolfi, però, «se campi grazie a una società obnubilata che “balla con le stelle” e s’appassiona alle polemiche da paletta non puoi fare la predica alla povera gente che chiede selfie alla vedova famosa del morto famoso». «Indelicato chiederlo, è vero, ma la De Filippi sa che è prezzo da pagare», ha scritto il giornalista sui suoi social.
Non solo i selfie alla camera ardente di Costanzo: il racconto di Gerry Scotti su quando morì la madre
Quanto accaduto alla camera ardente di Costanzo, comunque, non è affatto un unicum. Già un anno fa, in occasione della scomparsa di David Sassoli, polemiche erano state scatenate intorno alle foto alla camera ardente con cui molti personaggi noti, specie politici, avevano voluto testimoniare il proprio cordoglio. Lo scorso giugno, poi, fu Gerry Scotti a testimoniare come la vicenda non si possa attribuire esclusivamente alla società social. Intervenendo alla trasmissione Muschio Selvaggio di Fedez e Luis Sal, il conduttore raccontò cosa avvenne 20 anni fa quando venne a mancare la madre: «Ero nell’obitorio da mia madre e una chiassosa compagnia di parenti del feretro vicino mi ha visto. Così sono venuti dentro con dei pezzi di carta e mi hanno detto: ‘Ci fai un autografo?’ Io non sapevo se dargli una testata o mettergli le mani addosso… poi ho guardato mia mamma e ho firmato».