Demolite le bufale della sinistra: nessuna Ong ha mai pattugliato la rotta del naufragio e il decreto non lo impedisce
”C’è un’indagine in corso alla quale nessuno si sottrarrà” ma ”ho una grande considerazione del lavoro che fanno i nostri soccorritori e non ho motivo per ritenere che ci possano essere stati degli errori o delle omissioni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che oggi ha illustrato in Senato linee programmatiche del suo Dicastero, rispondendo al Senato sulla tragedia di Cutro.
Smentite le bufale delle Ong
Dalle sue risposte è arrivata anche una smentita alle bufale messe in circolazione dalla propaganda antigovernativa. “Mai nessuna ong – ha detto Piantedosi – ha pattugliato quella rotta. In nessuna parte del decreto legge Ong è fatto divieto di fare soccorso in mare e in nessun punto viene imposto di non presidiare quella parte di mare”. Dunque non è certo il decreto sulle Ong che ha causato la tragedia dei naufraghi di Cutro.
“Credo di dover essere giudicato per quello che farò e noi dobbiamo fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare”, ha aggiunto il ministro dell’Interno. ”Io ho detto fermatevi, verremo noi a prendervi, questo è il senso dei corridoi umanitari”.
Il Viminale affronterà con una visione d’insieme il sistema dell’accoglienza
Infine ha spiegato che lavorerà a “definire interventi di natura normativa che affrontino in una visione di insieme le questioni di maggiori criticità come i rimpatri, il sistema di accoglienza, la protezione internazionale e i procedimenti per l’ingresso regolare negli Stati”.
E a proposito di ingressi regolari il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, a Bruxelles a margine di un incontro con gli eurodeputati, ha spiegato che il governo “quest’anno” lavora per far entrare, usando “meglio” il piano flussi, “quasi 500mila immigrati legali” in Italia. “Dobbiamo dare sempre più l’idea – ha affermato – che il metodo di immigrazione illegale non è quello corretto per entrare in Italia, anche lavorando meglio sui flussi”.
Lollobrigida: lavoreremo per far entrare 500mila immigrati legali
“Noi abbiamo un piano flussi – ha continuato Lollobrigida – che è stato disatteso per anni: può essere organizzato meglio, per dare la possibilità a quelli che vengono in Italia per lavorare di avere un trattamento dignitoso, un’offerta di lavoro dignitosa. Noi solo quest’anno lavoreremo per far entrare legalmente quasi 500mila immigrati legali. Questo può essere determinato anche attraverso un ragionamento bilaterale o multilaterale con altre nazioni, che permetta l’organizzazione dei flussi e garantisca questa forma: l’immigrazione legale”.
“Quella illegale – ha proseguito – è la prima nemica dell’immigrazione legale: questo è un concetto che qualcuno prima o poi dovrà riuscire a imprimere nella testa di quelli che dicono che noi siamo contro l’immigrazione. Noi non siamo contro l’immigrazione: siamo contro l’illegalità. E questo principio dovrebbe essere naturale per tutti”.