Di Maio si improvvisa “prof” con la Meloni ma per paura degli insulti blocca i commenti sui social
In attesa di occupare una poltrona, che lui vorrebbe “europea” con la delega al Gas nel Golfo Persico, Luigi Di Maio si esercita da opinionista sul “Foglio” con quella che sembra essere una vera e propria rubrica settimanale nella quale l’ex ministro degli Esteri si spinge fino a consigliare il premier Meloni. Oggi, sul quotidiano diretto da Claudio Cerasa, Di Maio parla proprio di nomine sull’energia, guarda caso, ma non della sua. E si rivolge alla Meloni con toni cattedratici ma soft. Il parere del governo, sulla sua nomina Ue, è determinante…
Di Maio si fa professore con la Meloni sull’energia
“Con le nomine di primavera ci giochiamo il prossimo inverno”, è il titolo riferito alle società partecipate dallo Stato, non senza un monito: “Sul tavolo del presidente del Consiglio Meloni è in arrivo il dossier per le nomine nelle partecipate di stato. Subito dopo l’approvazione dei bilanci, infatti, è in arrivo in primavera un’infornata di nomine da far tremare i polsi: ogni tre anni si rinnovano amministratori delegati, presidenti e consigli di amministrazione di società con fatturati da miliardi di euro e migliaia di dipendenti. Musica per le orecchie dei partiti, desiderosi di orientare le scelte strategiche dei colossi di stato….“. Di Maio sostiene che in questa fase “sia vietato sbagliare”, rivendica i meriti del governo Draghi, lancia la volata ai quattro colossi pubblici, Eni, Terna, Snam e Leonardo sostenendo la linea della continuità nelle future nomine e della collaborazione “non ostile” tra loro. “In ballo c’è il futuro energetico dell’Italia”, che non va messo in discussione “per le ambizioni dei partiti”. “Meloni e Giorgetti – scrive ancora Di Maio – stanno mostrando molta prudenza, come è normale che sia per chi gestisce i cordoni della borsa. I partiti della maggioranza, invece, non vedono l’ora di mettere a segno le cosiddette partite della vita… Sarà il primo vero check-up dell’era Meloni, dove si valuteranno i rapporti di forza…”.
Intanto, però, sui social, dove Luigi Di Maio annuncia con enfasi il suo articolo, i rapporti di forza con il suo elettorato non si possono valutare, perché l’ex grillino – in modo molto asocial – ha chiuso le pagine ai commenti. E alle critiche, ai complimenti, agli eventuali insulti…