Di Nella, Gualtieri rompe (alla buon’ora) il silenzio della sinistra: “Distruzione della corona gesto vile”
C’è voluta un’intera giornata di sollecitazioni e condanne perché il sindaco Roberto Gualtieri rompesse il silenzio e si decidesse a condannare il grave atto di vandalismo che ha colpito la memoria di Paolo Di Nella, con la distruzione la notte scorsa della corona d’alloro posta presso la targa che lo ricorda a Villa Chigi, avvenuta per altro nell’ambito di una notte di raid che non ha risparmiato il murales e il monumento per Francesco Cecchin e alcune sedi politiche. «Incendiare la corona d’alloro in ricordo di Paolo Di Nella è un gesto vile e inqualificabile che condanniamo fermamente. Nessuna rivendicazione politica può sconfinare in un simile atto barbaro e violento», ha scritto su Twitter, nel tardo pomeriggio di oggi, il primo cittadino della Capitale.
Gualtieri condanna «il gesto vile e inqualificabile» contro la memoria di Di Nella
«Abbiamo disposto l’immediata deposizione di una nuova corona in sua memoria», ha aggiunto Gualtieri. FdI aveva già annunciato da ore che domani mattina una sua delegazione si sarebbe recata a compiere quel gesto. E ciononostante, in un clima d’odio che la sinistra non manca mai di contribuire ad alimentare, la presa di posizione di Gualtieri non si può che accogliere positivamente, come un sussulto di civiltà politica e di umanità verso una giovane vittima della più cieca furia antifascista: Di Nella fu sprangato a morte, alle spalle, quarant’anni fa, alla vigilia dei suoi vent’anni, mentre affiggeva manifesti per il verde nel suo quartiere, il Trieste Salario.
FdI depone una nuova corona di alloro
Gualtieri nel suo tweet non ha fornito dettagli su quando sarà deposta la corona. FdI, invece, ha fatto sapere che domattina sarà a Villa Chigi alle 9.30 con una delegazione composta dai suoi vertici: la guideranno il capogruppo alla Camera Tommaso Foti e il coordinatore nazionale Giovanni Donzelli. «Esprimo profondo sdegno ed indignazione nell’apprendere che una vile mano ha incendiato la corona di fiori deposta in onore di Paolo Di Nella, a Roma», ha commentato Foti, annunciando il ripristino della corona e ricordando che «quello della sua distruzione è un oramai troppo ciclico episodio di quella violenza politica che combattiamo quotidianamente, in favore di una dialettica e di un confronto che, pure nell’asprezza, non può né deve sconfinare al di fuori del vivere civile».
La reticenza della sinistra a condannare le azioni d’odio dei centri sociali
Di «gesto vile» e «vergognoso» hanno parlato anche, tra gli altri, i deputati Paolo Trancassini, Gianluca Caramma e Alfredo Antoniozzi e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, auspicando una condanna da parte di tutta la classe politica e la rapida individuazione dei responsabili, che per altro hanno anche rivendicato l’azione con un video su un profilo Instragram riconducibile all’area dei centri sociali. Erano stati invece il consigliere comunale Stefano Erbaggi e i consiglieri del Municipio II, sul quale insiste Villa Chigi, Holljwer Paolo e Sandra Bertucci, a chiedere una presa di posizione forte da parte di Gualtieri, anche per aiutare a «riportare il confronto politico sui binari della dialettica e fermare immediatamente il clima di violenza che, purtroppo, sta montando in città».
«Apprezzando l’operato delle istituzioni municipali e comunali, che si sono prontamente attivate per ripristinare i luoghi, auspichiamo la ferma condanna da parte del Sindaco e da tutte le forze politiche di simili pratiche, volte a riportare indietro di decenni le lancette del tempo ed avvelenare con la violenza il normale confronto politico», hanno detto stamattina intorno alle dieci gli esponenti di FdI. La prima a chiederlo, denunciando il fatto, era stata ieri sera – con un posto rilanciato dalle agenzie verso le 20 – il consigliere regionale, Roberta Angelilli. Quasi 24 ore ore dopo, verso le 19 di oggi, è arrivata la reazione di Gualtieri, l’unica registrata a sinistra.