Droni cinesi kamikaze alla Russia: allarme dalla Germania. “Polveriera” al confine con la Transnistria
Nel giorno del primo anniversario dell’invasione russa in Ucraina e nelle ore in cui la Cina presenta al mondo il suo piano di pace in 12 punti, un quotidiano tedesco lancia la “bomba”, la notizia su un primo rifornimento militare di Pechino a Mosca. Secondo il Der Spiegel, la Russia starebbe negoziando la fornitura di droni kamikaze alla Russia: Pechino e Mosca sarebbero in trattativa per l’acquisto di 100 droni d’attacco, che potrebbero essere consegnati già ad aprile. L’esercito russo, scrive il giornale tedesco, è impegnato in negoziati con il produttore cinese di droni Xi’an Bingo Intelligent Aviation Technology per la produzione in massa di droni kamikaze per la Russia.
Secondo Der Spiegel, Bingo ha accettato di produrre e testare 100 prototipi di droni ZT-180 prima di consegnarli al ministero della Difesa russo entro aprile 2023. Gli esperti militari ritengono che lo ZT-180 sia in grado di trasportare una testata da 35 a 50 chilogrammi.
Tensione sul confine della Transnistria tra ucraini e russi
Il ministero della Difesa russo, intanto, afferma che le forze ucraine si stanno ammassando vicino “al confine con la Transnistria”. L’operazione delle forze di Kiev “pone una minaccia significativa alle forze di pace russe dispiegate in Transnistria”. I militari russi “risponderanno in modo appropriato” all’attacco. La Polonia, dal canto suo, ha installato al confine con Ucraina e Bielorussia, a est, barriere anti carro: lo ha annunciato il ministro della Difesa, Mariusz Błaszczak. Gli ostacoli rientrano nella strategia di difesa e deterrenza nazionale, ha precisato. Le prime barriere sono già state dispiegate al confine con l’enclave russa di Kaliningrad, più a nord.
Una strategia a lunga scadenza da Mosca
La Russia avrebbe cambiamento nuovamente il suo approccio alla guerra in Ucraina e ora punterebbe a portare avanti un confitto a lungo termine per ridurre allo stremo l’esercito di Kiev. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence britannica, secondo la quale la Russia intende ora puntare alla “conquista di nuovo territorio sostanziale”. Secondo il ministero della Difesa britannico “la leadership russa sta probabilmente portando avanti un’operazione a lungo termine puntando sul fatto di stremare l’Ucraina”.
Riflettendo sul primo anno di guerra, il ministero della Difesa britannico ha aggiunto che Mosca si è resa conto di non essere riuscita a raggiungere l’obiettivo di riprendersi l’intera Ucraina entro aprile. Di conseguenza, il presidente russo Vladimir Putin ha concentrato la sua attenzione sull'”espansione e la formalizzazione” del dominio della Russia sul Donbass, nell’Ucraina orientale e nel sud del paese. Da allora, ha compiuto “progressi lenti ed estremamente costosi”.