Fazzolari e le armi a scuola. FdI: la sinistra cavalca una fake news, quella proposta non esiste
Attacco in grande stile al governo col tentativo di criminalizzare il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Il quale, secondo La Stampa, avrebbe proposto di insegnare il tiro a segno nelle scuole. La notizia è ricavata da una conversazione ascoltata dal cronista politico del giornale di Giannini e Fazzolari l’ha prontamente smentita.
La smentita di Fazzolari
“L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei ‘insegnare a sparare nelle scuole’ – ha detto stamattina Fazzolari – è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del Presidente Meloni, che il giornalista di La Stampa crede di aver carpito come uno scoop verteva su tutt’altro“.
“La necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e oltre a ciò l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. Due misure alle quali lavoreremo al più presto”, conclude.
La sinistra cavalca la bufala della Stampa
Nonostante la smentita di Fazzolari la sinistra si è gettata sulla bufala della Stampa senza ritegno, dando per scontato che fosse tutto vero quanto raccontato dalla testata. Peppe Provenzano, vicesegretario Pd, annuncia un’interrogazione e chiede in un tweet di fuoco: “Avete scambiato il governo del Paese per un’assemblea del Fuan? Volete trasformare l’Italia nell’incubo trumpiano di disuguaglianze e notizie false contro gli oppositori. Ora anche armi”. Si accoda subito Giuseppe Conte che sentenzia: “L’amore per le armi di Fratelli d’Italia mi sembra evidente”. Non manca all’appello Raffaella Paita di Italia Viva: “Mi auguro la smentita di Fazzolari corrisponda al vero perché saremmo di fronte all’assurdo: tagliare la 18app da un lato e promuovere il tiro a segno nelle scuole dall’altro. Meno libri, più armi”.
I parlamentari di FdI: grave che l’opposizione si attacchi a una fake news
“Il caso totalmente inventato delle ‘armi a scuola’ – dichiara Francesco Filini, deputato di FdI – certifica che la sinistra italiana soffre di pseudologia fantastica, quella patologia che consiste in ‘un’elaborazione intenzionale e dimostrativa di esperienze o eventi molto poco probabili e facilmente confutabili’. Lo schema è seguente: si inventa una notizia assurda e la si cavalca come se fosse vera, anche se viene subito smentita, cercando di scandalizzare l’opinione pubblica. Un modo di fare politica che ci restituisce l’immagine di un’opposizione alla canna del gas, priva di visione ed argomenti, intenta solo a denigrare chi governa. Il loro problema però è che gli italiani hanno capito bene il gioco e non si fanno più ingannare.”
“C’è una smentita ma fanno finta di niente”
Rincara la dose il senatore di FdI Gianni Berrino. “Già è gravissimo che in prima pagina di un quotidiano nazionale venga pubblicata una notizia falsa con il solo scopo di creare clamore contro il governo, ma è ancora più grave che gli esponenti politici delle opposizioni, nonostante l’immediata smentita del sottosegretario Fazzolari circa una sua fantomatica proposta di ‘insegnare il tiro a segno nelle scuole’, continuino a cavalcarne il clamore con attacchi e commenti di sdegno”.
Parla di “attacco scomposto” la senatrice Ester Mieli (FdI) e aggiunge: “E’ soltanto l’ennesima dimostrazione che la sinistra è esperta nel fabbricare fake news. Non avendo contenuti politici, si limitano a fare i ladri di verità. Noi non ci lasciamo però scalfire da simili imposture, andiamo avanti nel nostro lavoro per il bene dell’Italia e degli italiani”.