Feltri zittisce la Egonu: “Paola ti sbagli. Il nostro popolo non è razzista, ti ha sempre rispettato”
“Cara Paola, ci piaci, ma ti sbagli”. E’ il commento con cui Vittorio Feltri si rivolge direttamente alla pallavolista azzurra Paola Egonu. “L’Italia è un paese razzista” è la frase infatti che ha aleggiato sulla terza giornata di Sanremo 2023, pronunciata dall’atleta. Una considerazione che gli italiani non meritano. Il direttore editoriale di Libero ripercorre la storia della ragazza, “atleta di rara bravura”. I suoi genitori sono originari della Nigeria. “Recentemente si è lagnata in quanto alcuni ignoranti le hanno detto: ma tu come fai a essere italiana nonostante sia nera? Domanda scema poiché se una fanciulla gioca in una nostra rappresentativa sportiva deve per forza avere la nostra nazionalità”.
Feltri: “Paola Egonu ti sbagli. Il palco di Sanremo riservato a pochi”
“La giovane si è offesa al punto di aver detto precipitosamente che si sarebbe ritirata dalla squadra di cui è la regina; avendo segnato più punti in carriera di tutte le sue colleghe. Reazione esagerata a cui se ne sono aggiunte un paio successive. Queste: il vostro è un Paese razzista, la seconda: non voglio avere figli perché desidero che non siano oggetto di scherno per via del loro colore”. Una ricostruzione che fa scrivere a Vittorio Feltri che una vicenda così porta a ” nutrire comprensione per la splendida atleta”. Fin qui la “carezza”. Poi la critica: “Se però ragioniamo, non possiamo che darle torto anche in seguito alla sua partecipazione al Festival di Sanremo, un traguardo riservato a persone considerate più che patriote. Tanto per cominciare non si può dire che l’Italia spicchi per razzismo, visto che ogni giorno vi approdano centinaia, se non migliaia, di africani. Il che accade da decenni”.
Feltri alla Egonu: “Gli italiani sono tutto tranne che razzisti”
Insomma, per “pochi cretini che sfogano la loro imbecillità sui social” non si può colpevolizzare la totalità degli italiani. Non si può pronunciare una frase così netta e definitiva come una clava: “Italia Paese razzista, io dico le cose come sono”. Eh no, cara Paola, le scrive il direttore di Libero “Del nostro popolo si può dire tutto il male possibile tranne che sia razzista”. Al netto degli imbecilli “nel complesso è assurdo dire che siamo gente capace di discriminare”. La prova provata – scrive – consiste nel rispetto e nell’ammirazione che tutti noi abbiamo sempre avuto per Paola. La quale da queste parti non solo è stata rispettata, di più, ma esaltata per la sua capacità di essere diventata una campionessa inarrivabile nel suo sport”. Esaltata ed apprezzata anche per la sua bellezza statuaria. “Credo che poche donne da queste parti vengano lodate quanto Paola”. Giovedì sul palco di Sanremo, per dire, le sono arrivati applausi a scena aperta: “Sei bellissima”, gridavano dal palco , come abbiamo potuto constatare.
“Se tiene la bocca chiusa, mi piace da morire”
Un consiglio le fornisce Feltri, che è candidato alle Regionali per il centrodestra: “Deve solo imparare a sopportare i deficienti che pure qui sono numerosi, come probabilmente abbonderanno anche in Nigeria. Noi le vogliamo bene e non vorremmo mai perderla (…). Bisogna sopportare coloro che sono molesti senza fare di ogni erba un fascio. E, a proposito di deficienza, la ragguaglia: “Pensi che tra italiani l’offesa più sanguinosa tra quelle correnti è fascista, quando i fascisti non esistono da decenni. Cara Paola, si adegui alla nostra balordaggine”. E conclude alla sua maniera ruvida: “Mi consenta di dirle che lei, se tiene la bocca chiusa, mi piace da morire”.