Foti: “Carte non segrete su Cospito. Ora si dimettano i deputati del Pd che hanno parlato con i boss”

3 Feb 2023 9:53 - di Elsa Corsini

Altro che dimissioni di Giovanni Donzelli, che nell’Aula di Montecitorio ha detto ‘semplicemente’ la verità, e del sottosegretario Andrea Delmastro, che ha legittimamente informato un parlamentare della Repubblica su atti pubblici. Come il ministro Nordio ha  ribadito, gettando nel panico le opposizioni che da giorni continuano a soffiare sul fuoco, Chi dovrebbe fare le valigie – dicono da Fratelli d’Italia – sono invece gli esponenti del Pd che hanno visitato e “coccolano” Cospito in carcere.

Foti: si dimettano i deputati dem che hanno incontrato i boss

“Il Pd e il capogruppo alla Camera Debora Serracchiani continuano a chiedere, senza alcun motivo, le dimissioni del deputato Donzelli e del sottosegretario Delmastro. Ieri il ministro Nordio ha confermato come la natura del documento non rilevi contenuti sottoposti al segreto investigativo”. Così Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, che annuncia un’interrogazione parlamentare sul caso.

FdI: Delmastro e Donzelli rimarranno ai loro posti

“Sicuramente gli esponenti di Fratelli d’Italia rimarranno ai propri posti a svolgere egregiamente il loro lavoro, come hanno sempre fatto. Chi dovrebbe invece dimettersi, dopo aver parlato con i mafiosi Rampolla, Presta e Di Maio su suggerimento del terrorista anarchico Cospito, sono proprio Serracchiani, Verini, Orlando e Lai”.

L’interrogazione di FdI: si faccia chiarezza sul caso

Nell’interrogazione, a prima firma Foti, si chiede chiarezza sulle rilevazioni contenute nell’articolo del Fatto Quotidiano del 2 febbraio 2023. Da da cui emerge che il 12 gennaio a Sassari, in occasione della visita in carcere al terrorista anarchico Alfredo Cospito, quest’ultimo avrebbe indicato ai parlamentari del Pd quali detenuti al 41-bis incontrare. “Al riguardo – si legge – appaiono indispensabili le opportune verifiche in ordine alla veridicità di quanto attribuito a Cospito”.

Nordio: nessun segreto sul report riferito alla Camera

Intanto dal fronte dell’opposizione continua l’assalto contro il partito del premier Meloni. E il processo al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Che ha blindato Del Mastro e Donzelli. Rendendo noto che la comparazione tra le dichiarazioni del deputato e la documentazione agli atti rivela che lui si riferiva a “una scheda di sintesi. Su cui non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni”.

Le ambiguità e le zone grigie della visita dem in carcere

Decisamente ambigua, al contrario, la vicenda della visita in carcere della delegazione del Nazareno. Sullo sciopero della fame dell’anarchico terrorista Alfredo Cospito e il 41 bis c’è chi sta soffiando sul fuoco. Su un terreno, come quello della lotta alla mafia e al terrorismo, su cui tutta la politica dovrebbe fare un gioco di squadra.

Una vicenda scomoda tutta da spiegare

Il punto – sottolineano da Fratelli d’Italia – non è la legittima visita in carcere dei parlamentari per verificare le condizioni dei detenuti. Ma i contorni della vicenda, riportati da il Fatto quotidiano. Secondo cui i deputati del Pd avrebbero incontrato dei boss mafiosi su indicazione di Cospito. Quando invece si sceglie da chi andare, non come i radicali che storicamente hanno frequentato tutte le carceri e i detenuti di ogni provenienza,  si rischia di dare un messaggio di vicinanza.

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