Ghisleri: “Vince la coerenza della Meloni. Gli italiani si affidano a chi può guidare il cambiamento”
La sondaggista Alessandra Ghisleri ha spiega il trionfo del centrodestra: “È stato confermato l’appoggio alla chiarezza. Ci si affida a chi può fare il cambiamento”. Ospite già dal pomeriggio di lunedì di vari studi televisivi, la sondaggista di Euromedia Research ha dato la sua lettura della vittoria netta del centrodestra e del trionfo dei due governatori di Lazio e Lombardia, Rocca e Fontana. La coalizione vincente ha avuto la capacità di intercettare i sentimenti più profondi degli italiani.
Ghisleri: la vittoria del centrodestra figlia della chiarezza della Meloni
“Vede, al termine di ogni anno noi svolgiamo una ricerca ad hoc sui sentimenti degli italiani- spiega in una lunga intervista alla Stampa-. Ebbene, il passaggio tra 2022 e 2023 è stato segnato dallo stato d’animo dell’attesa. In questi casi si affronta il futuro, sapendo che c’è un cambiamento in atto, ma senza comprenderne appieno tutte le sfaccettature; intuendo soltanto che è in corso un cambio. Ma in questi passaggi c’è bisogno di una strada, di un’indicazione, di un sostegno. Avere indicazioni chiare da parte di chi si dimostra di essere coerente”. Tre termini – strada, indicazione, chiarezza- che Ghisleri non ha dubbi nel ritenere parte integrante dell’operato di Giorgia Meloni premier: “Una qualità che Giorgia Meloni ha dimostrato di avere. Ecco, perché a poco meno di 5 mesi dalle elezioni Politiche, in due Regioni così differenti, è stata confermato l’appoggio a questa chiarezza».
Ghisleri: “Rocca e Fontana candidati coesi. Nel centrosinistra…”
Sull’astensione alta la sinistra e molti opinionisti stanno tentando di offuscare la nitida vittoria del centrodestra. La lettura che dà Ghisleri anche in questo caso non dà loro soddisfazione. “Ad un certo punto le persone non trovano più gli stimoli né i punti di riferimento alternativi. Questo significa che quando c’è un candidato e una coalizione forti, le persone si indirizzano in quella direzione. Ma chi ha un piccolo accenno diverso e non trova un punto di approdo, perde il “credo”. D’altra parte c’è il fondato sospetto che molti non siano andati a votare semplicemente perché non sapevano». L’astensionismo “è stato più alto a sinistra-. E questo non per un deficit dei candidati perché il centro-sinistra aveva schierato dei bravi amministratori. Certo, Rocca e Fontana, pur così diversi, sono sembrati molto più simili tra loro, uniti come erano dentro una coalizione alla fine coesa”. Già, coesione e chiarezza l’elettore di sinistra dove poteva trovarle?
“Il Terzo Polo si è concentrato nelle Ztl, non ha retto un campo più largo…”
«Che il M5s non abbia superato il Pd, questo è un dato fondamentale. Certo, ora molto dipenderà dall’esito delle primarie. In altre parole il Partito democratico dovrà decidere se diventare competitivo o complementare rispetto ai Cinque stelle». Già, decidere, che parole grossa. Intanto ora sono impegnati a palleggiarsi le colpe della doppia sconfitta. Ne passerà di tempo prima che l’autoanalisi dia qualche indicazione. A fronte di questo guazzabuglio rappresentato dallo stato delle opposizioni, il centrodestra si sta consolidando come una forza granitica. Nonostante l’invenzione di litigi e fratture quotidiane, smontate sempre dai protagonisti. Anche il Terzo polo si è arenato. «Nella campagna delle Politiche – risponde Ghisleri – si erano concentrati sulle zone Ztl. Ma stavolta avevano un campo di “gioco” molto più largo, tra l’altro in una Lombardia nella quale il Pd governa in quasi tutti i capoluogo».
Meloni, Ghisleri: “Gli italiani si affidano a chi il cambiamento lo può fare”
Il centrosinistra ha “toppato” tutto anche in termini di tattica elettorale, si evince dalle analisi della sondaggista: «Diciamo che forse avrebbero potuto garantire ai loro due candidati-presidenti un migliore “show” per segnalare la propria presenza. E poi, certamente: vanno calibrati i candidati sulla base della legge elettorale. Per le Regioni non c’è il doppio turno, vince chi ha un voto in più. Ma lei lo sa chi avrebbe vinto a Roma con un turno unico? Il candidato del centrodestra Enrico Michetti che invece ha poi perso nettamente al secondo». E la “fotografia” dell’Italia politica che esce da questa tornata elettorale è la seguente, analizza la sondaggista: «Chi si sente escluso – e qui veniamo al punto centrale – ti affidi a chi il cambiamento lo può fare. Ecco perché ha rivinto la destra. Ma non c’è un travaso di voti, per esempio da sinistra a destra. C’è stata una conferma dei voti di destra e sono mancati quelli di sinistra».