Grillo show al veleno: “Di Maio peggio di Giuda, Benigni un lecchino, Fedez con Rosa Chemical ha goduto”
Beppe Grillo è tornato al suo antico mestiere: fare il comico in uno show dove sbeffeggia tutto e tutti. Ieri il debutto dello spettacolo Io sono il peggiore, al teatro Mancinelli di Orvieto.
In prima fila, lo stato maggiore del M5s: dall’ex premier Giuseppe Conte al vicepresidente Michele Gubitosa, l’ex presidente della Camera Roberto Fico, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, il senatore Marco Croatti.
Grillo non risparmia neanche Amadeus: “Sanremo come un manicomio”
Lo spettacolo inizia dall’attualità, scaturita dal gioco delle ‘domande del pubblico’: Grillo fa consegnare carta e penna al pubblico che può scrivergli quello che vuole e poi legge alcune delle domande. ”Cosa penso oggi di Di Maio? Dio mio, né male né bene. Non lo chiamo nemmeno tradimento perché Giuda era socio di Gesù. Di Maio ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha permesso di rinascere con il mago di Oz”. E ancora: ”Come faccio a capire questo governo di destra? Si chiama ‘centro destra’, solo da noi, in qualsiasi altro Paese lo chiamerebbero di estrema destra”. E poi Sanremo 2023: ”Straordinario, il Nido del Cuculo, con quel conduttore lì… come si chiama? Amadeus, che all’Ariston guidava le persone a liberarsi, sono partiti tutti i freni inibitori. Fedez che ha goduto perché finalmente ha sentito un culo mentre sua moglie non ce l’ha, Gino Paoli che va sul palco a parlare di orge, Benigni che dà una linguata al presidente con la Costituzione, l’incompiuta”.
Grillo nello show cerca fedeli per la sua Chiesa
Grillo ne approfitta per fare proselitismo per la sua Chiesa dell’Altrove: ”Alla fine della tournée – dice – avrò 10mila iscritti”. “Tutti insieme saremo una forza per conquistare l’otto per mille”. Da buon genovese, come lui stesso riconosce, sarebbe questo l’obiettivo finale della neonata fede. “Ci sono un sacco di religioni in Italia e prendono l’otto per mille. La chiesa cattolica prende oltre 1 miliardo di euro”. La platea ride pensando stia scherzando: ridevano pure quando il comico diceva di voler fondare un partito.