Il doppio ko agita il Pd. Schlein: «È ora di volti nuovi». Bonaccini: «Quelli vecchi sono con te»
Irrompe nella liturgia congressuale del Pd la doppia sconfitta di Lombardia e Lazio. E non poteva che essere così dal momento che entrambi i principali candidati in lizza – Stefano Bonaccini ed Elly Schlein – assicurano di avere in tasca la ricetta giusta per il rilancio del loro partito. Non stupisce, perciò, che sia l’uno che l’altra facciano poco o nulla per indorare la pillola. «La sconfitta in Lazio e Lombardia è netta, malgrado gli sforzi generosi dei nostri candidati e di chi si è speso per la campagna», esordisce la Schlein per poi aggiungere: «Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo. Solo così si potrà ricostruire un campo progressista e tornare a vincere insieme».
La Schlein: «Battersi per chi fa più fatica»
Una riflessione supplementare la candidata alla guida del Pd la dedica anche alla scarsa affluenza che ha contrassegnato questa tornata elettorale. «L’astensionismo altissimo – sottolinea – è una ferita alla democrazia e temo che come a settembre interessi soprattutto le fasce più impoverite, che non trovano più rappresentanza. La destra si unisce e vince nonostante le sue contraddizioni. Noi – conclude – dobbiamo fare la sinistra, che si batte per chi fa più fatica». Amadeus, Fedez e la Ferragni sono avvertiti. Caustica la replica di Bonaccini, che non ci sta ad essere percepito come il candidato dell’apparato, mentre la sua rivale si spaccia per la paladina del rinnovamento malgrado il sostegno di gattopardi come Franceschini, Bettini e Zingaretti.
Il rivale: «I “migliori” sono quelli che ci fanno perdere»
«Ho sentito dire che tutti i migliori stanno con Schlein – premette -. Faccio notare che tutti i migliori ci hanno portato alle sconfitte degli ultimi anni». E dire che i due sono rispettivamente presidente e vice dell’Emilia Romagna. Nel frattempo, la commissione nazionale per il congresso ha reso noti i voti degli iscritti provincia per provincia. Su 127.289 votanti, Bonaccini ha totalizzato 68.950 preferenze, pari al 54,35 per cento mentre la Schlein ha raccolto 42.758 voti, pari al 33,70. Più distaccati Gianni Cuperlo (9469 voti, pari al 7,46 per cento) e Paola De Micheli (5.697 voti, pari al 4,49). A questi dati dovranno ora aggiungersi quelli dei congressi dei circoli di Lombardia e Lazio. Avranno tempo fino al 19 febbraio.