Il padrino politico di Soumahoro cerca la rivincita giudiziaria. E denuncia Donzelli e Delmastro
Il padrino politico di Soumahoro, il rosso-verde Angelo Bonelli, più noto per aver offerto il trampolino di lancio in Parlamento all’icona di terzomondialisti e immigrazionisti, cerca la rivincita attraverso la via giudiziaria e lo fa denunciando alla Procura della Repubblica di Roma, il parlamentare di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e il collega di partito Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia in relazione al caso Cospito, al 41bis e all’attacco sferrato dal Pd contro il provvedimento carcerario entrato in vigore con la Legge Gozzini e rafforzato dopo la strage di Capaci. dove morì Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini di scorta.
“Questa mattina ho inviato al procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi un esposto con il quale si chiede l’apertura di un’indagine penale per verificare se siano stati commessi reati, a partire dall’articolo 326 del codice penale, relativamente alle dichiarazioni fatte in aula dall’onorevole Giovanni Donzelli e alla stampa da parte del viceministro alla Giustizia onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove con delega al Dap”, dice Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, nonché padrino politico di Soumahoro.
“Mi sentiranno e si chiuderà il fascicolo”, replica Delmastro, che è un avvocato molto noto e stimato, spiegando il motivo per cui la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine: “qualcuno ha detto che c’erano intercettazioni e captazioni ambientali”. Ma così non è. Non ci sono, ha spiegato già ieri sera il sottosegretario alla Giustizia interpellato da Fanpage.
“L’onorevole Donzelli ha reso pubblici contenuti puntuali delle conversazioni tra il detenuto Cospito e il ‘ndranghetista Francesco Presta, e sempre tra Cospito e il camorrista Francesco Di Maio”, dice Bonelli ammettendo, a questo punto, implicitamente, che il 41bis stringente è assolutamente necessario per Cospito. Che approfitta dell’ora di socialità prevista, comunque, anche per lui, per pianificare una strategia con cui scardinare il 41bis assieme ad esponenti della criminalità organizzata.
“Nella serata di ieri il viceministro Delmastro ha ammesso di essere stato lui ad aver dato le informazioni, contenute in una relazione riservata del Dap – prova a sostenere Bonelli ben consapevole che le informazioni non erano secretate – all’onorevole Donzelli, informazioni che non sono nella disponibilità dei parlamentari“.
Falso anche questo perché, come detto serenamente da Delmastro, se l’opposizione avesse chiesto quelle informazioni il ministero le avrebbe fornite. Perfino al Pd che sembra mancare della necessaria lealtà istituzionale, vista la polemica sguaiata in cui si è lanciato il partito del Nazareno.
Le informazioni rese ieri in Aula da Donzelli erano contenute “in un’informativa – rimarca con forza Delmastro – che riguardava osservazioni in carcere, non conteneva né intercettazioni, né captazioni ambientali né tantomeno inchieste”.
Ragion per cui “in Procura mi sentiranno e chiuderanno il fascicolo”, si dice certo il sottosegretario alla Giustizia.