“La Cina al fianco della Russia con droni e artiglieria”: allarme rosso del Pentagono
Ieri la notizia del possibile accordo tra un’azienda della Cina e la Russia per la fornitura di droni kamikaze, divulgata dal quotidiano tedesco Der Spiegel, oggi la rivelazione dell’americano Wall Street Journal: la Cina starebbe prendendo in considerazione la consegna di artiglieria e droni alle forze russe. La reazione di Mosca al piano di pace di Pechino, il no di Nato e Ue. “Funzionari statunitensi sostengono che la Cina sta prendendo in considerazione la consegna di artiglieria e droni alle forze russe che potrebbero prolungare la guerra, anche se Pechino ha chiesto colloqui di pace per porre fine ai combattimenti nel primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina”.
Armi dalla Cina alla Russia: la rivelazione del WSJ
I funzionari, scrive il quotidiano, “hanno detto che non sono ancora state effettuate consegne di armi. Ma, se la Cina dovesse andare avanti e fornire aiuti letali alla Russia, le tensioni risultanti potrebbero avere conseguenze sulle relazioni dell’Occidente con Pechino per anni e potenzialmente avere profonde conseguenze sul campo di battaglia in Ucraina, in un momento in cui entrambe le parti si stanno preparando per un’offensiva di primavera”. L’amministrazione Biden starebbe inoltre considerando se diffondere le informazioni di intelligence che lo proverebbero, scrive ancora il Wall Street Journal, citando ancora fonti Usa e spiegando che la discussione sulla possibile pubblicazione è in corso in vista della riunione di oggi del Consiglio di Sicurezza per il primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.
Le proteste dei russi contro l’invasione dell’Ucraina
Almeno 54 persone sono state arrestate oggi in 14 città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, per aver manifestato la loro disapprovazione per la guerra in Ucraina nell’ambito del suo anniversario, come riportato dall’organizzazione Ovd-Info. Nello specifico, 18 persone sono state arrestate dalla polizia russa a San Pietroburgo per aver compiuto azioni individuali contro la guerra, come deporre fiori al monumento al pittore ucraino Taras Shevchenko, scrivere sulla neve o picchettare.
Questi arresti si aggiungono a quelli di Ekaterinburg, in totale undici, dove diverse persone hanno organizzato manifestazioni spontanee in memoria del leader dell’opposizione russa Boris Nemtsov. Inoltre, almeno sette persone sono state arrestate a Mosca. Nello specifico, almeno due persone sono state arrestate questo venerdì nella città russa di Nizhny Novgorod vicino al monumento a Irina Slavina, una giornalista deceduta che si è bruciata davanti a una stazione di polizia per protesta contro il governo russo. A loro si sono uniti una donna e un minore che portavano un cartello contro la guerra a Barnaul.