La Moretti oltre il ridicolo: “Meloni a Kiev non doveva citare il Risorgimento”. Il web: “Invidiosa ignorante”

22 Feb 2023 16:45 - di Alberto Consoli
Moretti Meloni

Ad Alessandra Moretti non piace il Risorgimento italiano. L’eurodeputata dem ha perso un’altra occasione per tacere. Nel giorno in cui Giorgia Meloni, a Kiev, è protagonista di una visita densa di contenuti; e spazza via ogni  strumentale dubbio sull’appoggio dell’Italia alla causa ucraina, la Moretti delegittima il premier. E si erge anche a censore delle sue parole. Oltre il ridicolo, il web la sta facendo nera. Vorrebbe anche decidere cosa “deve” dire il presidente del Consiglio. Ospite di Bianca Berlinguer a CartaBianca, su Rai 3, riesce a criticare il premier italiano con uno degli argomenti più pretestuosi di sempre. Meloni aveva dichiarato a Zelensky: il popolo ucraino “mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano: c’era un tempo in cui si diceva che l’Italia fosse solo un’espressione geografica. Ma col Risorgimento ha dimostrato di essere una nazione. Qualcuno diceva che era facile piegare l’Ucraina perché non era una nazione. Ma con la vostra capacità di combattere avete dimostrato di essere una straordinaria nazione”. Citare il nostro Risorgimento per la Moretti è inappropriato, pensa una po’.

Moretti: ” Meloni doveva citare la resistenza non il Risorgimento”

La Moretti è sempre “acida” contro il premier. Non le esce nemmeno una parola positiva per il ruolo dell’Italia che la Meloni sta tenendo alto. Nessuna parola di commozione sui luoghi martoriati dai russi, dove il premier si è recata. Getta solo veleno. Come si fa a censurare un premier che cita una delle pagine gloriose della nostra storia? Oltretutto lo ha fatto dal servizio pubblico:  “Meloni avrebbe dovuto paragonare la resistenza ucraina alla nostra resistenza contro il nazifascismo. Così si sarebbe potuta scrollare di dosso un po’ di ambiguità che ha rispetto a quel periodo buio della nostra storia”. La maestrina Moretti ha la pretesa di imporre al premier cosa deve dire, quale metafora storica usare. Magari quali libri leggere. Siamo alla follia. La dem in una giornata storica come quella di martedì pensa al fascismo. La grettezza politica è tutta qui e i social le vanno contro. “La Meloni ha fatto benissimo a citare il Risorgimento. Magari lo studiaste ogni tanto”. 

Il web si rivolta contro la Moretti: “Studia, invidiosa”

Insomma, sui profili social della Moretti la maggior parte si dissocia dalle sue parole che sminuiscono il giudizio storico sul Risorgimento. Esempio grandioso di amor patrio. Per lei è una questione di gusti, c’è solo la resistenza.  C’è un utente sul profilo twitter della Morani che fa un’analisi perfetta e realistica: “Il mancato rispetto per il proprio Presidente del Consiglio è segno di rancore, odio, invidia di una parte politica, ormai ridotta al nulla”. “Forse conosce la storia più Meloni che questa”, taglia corto un altro. “Non perde occasione di fare sfoggio della propria becera ignoranza”. “La Moretti è dimostrazione plastica di cosa serve il Pd: a nulla”. Ancora. “Questa è un’altra che vede i fantasmi. Fatevi curare, il fascismo è finito”, scrive un utente che invita la Morani a “parlare della manifestazione di Firenze”, orgtanizzata dai “comunistelli, figli vostri?”. E per concludere: “Il presidente Meloni non ha bisogno dei tuoi insulsi consigli”.

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