La prof antifascista nuova leader della sinistra, Valditara duro: “Sanzioni? Solo fake news…”

24 Feb 2023 12:28 - di Marta Lima

Una tempesta in un bicchier d’acqua: nessuna punizione, nessun castigo divino né ministeriale alla professoressa che ha scritto la lettera per lanciare l’allarme sul ritorno del fascismo, dopo la rissa tra studenti nel liceo toscano, di cui sono stati accusati militanti di estrema destra. A parte la dubbia interpretazioni dei fatti, visto che secondo alcune testimonianza sarebbero stati gli studenti di sinistra dei Collettivi a iniziare, anche sulla posizione del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Valditara, si è fatta molta propaganda, accusandolo di “vendette” politiche sulla docente in questione.

Il tweet che documenta le fake news sulla vicenda

Sono state dette tante cose, queste le mie parole. Ho annunziato sanzioni? No“, scrive in un tweet il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara postando una sua intervista video in cui parla anche del caso della preside di Firenze che ha scritto una lettera agli studenti in seguito agli scontri avvenuti in città. Le parole del ministro Valditara sono state oggetto di molte critiche. C’è chi ha chiesto le dimissioni e chi lo ha invitato ad andare in Aula a spiegare le sue parole. Oggi da tuti i fronti, partigiani, grillini, piddini e cespugli vari, arrivano le richieste di dimissioni di Valditara mentre la preside toscana, Annalisa Savino, sembra improvvisamente diventata la leader “unificante” della sinistra dilaniata…

Valditara alla preside: “Le punizioni? Mai annunciate”

“E’ una lettera impropria – ribadisce Valditara – mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una professoressa e non c’è nessun pericolo fascista, alcuna deriva autoritaria: difendere le frontiere e ricordare il proprio passato non ha nulla a che vedere col fascismo o il nazismo, La Preside dovrebbe riflettere più attentamente sul passato e sul presente”, dice il ministro. Che poi spiega: “Non voglio creare martiri punendo chi solleva assurde questioni su libertà e diritti, sono iniziative strumentali, politicizzate, ma auspico che non abbiano un seguito nele scuole altrimenti valuterò se prendere misure. Ai partiti dell’opposizione chiedo maggior senso di responsavilità, ricordo a tutti, anche alla preside,c che sono il destinatario di minacce di morte”.

Il video con l’intervista al ministro

 

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