La Rai si dissocia da Fedez e dal suo attacco a Bignami. Rotondi: gesto violento. Le parole di Salvini
La Rai, il giorno dopo, si dissocia dal comizietto antigovernativo di Fedez. “Confermo che non eravamo a conoscenza della performance, l’artista come ha dichiarato ce ne aveva comunicata una dicendoci poi che l’avrebbe cambiata”. Lo dice in conferenza stampa Stefano Coletta, direttore dell’Intrattenimento e del Prime Time.
“La libertà è importante. Ma mi dissocio dagli attacchi personali soprattutto nella gestualità, ma la gestualità può fare molto male quando diventa un attacco personale. L’esercizio di libertà non può diventare mai attacco personale. Il servizio pubblico non può ammetterlo, non è più libertà e diritto quando si trasforma in attacco alla persona, soprattutto a un viceministro del nostro governo che si era già scusato. A nome dei vertici Rai, dell’ad Carlo Fuortes e della presidente Marinella Soldi non possiamo non sottolineare che ci dissociamo”. Il riferimento è al freestyle di Fedez durante il quale ha attaccato prima il sottosegretario Bignami che si era mascherato molti anni fa da gerarca nazista e poi la ministra Roccella sull’aborto.
Amadeus invece non si dissocia e sottolinea il grande successo di ascolti che ha caratterizzato anche la seconda serata. Il picco alle 21.42 con 16 milioni 693mila che hanno cantato davanti alla tv nel momento del trio Gianni Morandi, Al Bano, Massimo Ranieri. Amadeus difende anche il monologo del comico Angelo Duro. “Duro riempie i teatri in questo momento”, dice Amadeus “ha un grandissimo seguito, quello che ho detto non era una battuta, ho avvisato gli spettatori perché molti non lo conoscono. L’ho detto con chiarezza: ‘Non pensate di trovare qualcosa di leggero’. E sono contento, lo riporterei sul palco, sapevo quello che avrebbe fatto. Credo che sia un talento, e, da parte mia, come scommetto sui cantanti che possono essere considerati anomali, la stessa cosa volevo fare con la comicità. Gli auguro grande successo”.
Il vicepremier Matteo Salvini oggi non fa polemiche e non commenta la seconda serata del Festival e a proposito di Fedez osserva: “Ho cose più importanti di cui occuparmi”. Commenta invece Gianfranco Rotondi che accusa: “Il gesto di Fedez che strappa a sorpresa la fotografia del viceministro dei Trasporti Galeazzo Bignami penso che sia stato un atto di una violenza inaudita. Io non vengo dalla storia politica di Bignami, noi democristiani non facevamo foto nemmeno tra noi, ma in questo caso non c’entra l’ideologia”. E continua: “Il fatto che un comunicatore usa il suo enorme potere mediatico per un gesto violento e simbolico, strappare l’immagine di una persona, significa dire che quella persona non deve esistere, va distrutta. Questo gesto è violento e, se il termine non fosse abbastanza abusato, direi francamente fascista”.