La Russia sospende il trattato Start sul controllo delle armi nucleari. Gli Usa: scelta irresponsabile

21 Feb 2023 15:09 - di Redazione
Start

“La Russia sospende la sua partecipazione dallo Start”, il trattato sul controllo delle armi nucleari tra Washington e Mosca. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso all’Assemblea federale precisando che non si tratta di un “ritiro” dal trattato.

Accusando Usa e Nato di non collaborare all’attuazione del trattato, Putin ha detto che “a questo punto, sono costretto ad annunciare che la Russia sospende la sua partecipazione al trattato per le armi offensive strategiche”. Ribadendo che Mosca non si ritira ma sospende il trattato, Putin ha aggiunto che la Russia farà nuovi test nucleari se lo faranno gli Stati Uniti.

Il Trattato New Start era esteso fino alla fine del 2026

Sulla base del New Start – che è ancora in vigore dopo che il precedente accordo tra Washington e Mosca è stato esteso fino al 4 febbraio 2026 – le due potenze nucleari possono svolgere ispezioni nei reciproci arsenali, ma queste sono state sospese dal 2020 a causa dell’epidemia di Covid.

Gli Stati Uniti accusano la Russia di continuare a rifiutarsi di permettere queste ispezioni: “La Russia non rispetta gli obblighi del New Start che prevedono le ispezioni nei suoi territori – ha denunciato a gennaio un portavoce del dipartimento di Stato – il rifiuto della Russia impedisce agli Stati Uniti di esercitare importanti diritti stabiliti dal trattato e minaccia l’efficacia del controllo Usa-Russia sulle armi nucleari”.

Blinken: la decisione di Putin è irresponsabile

La decisione della Russia di sospendere la partecipazione al New Start è “profondamente deludente e irresponsabile”. Lo ha detto il segretario di Stato, Antony Blinken, in risposta all’annuncio oggi di Vladimir Putin. Il segretario di Stato Usa ha affermato che l’amministrazione Biden è pronta a parlare del trattato sulle armi nucleari “in ogni momento con la Russia, a prescindere dal resto che succede del mondo”.

“Osserveremo attentamente per vedere quello che effettivamente farà la Russia”, ha aggiunto affermando che gli Usa si assicureranno di avere “una postura appropriata per la sicurezza del nostro Paese e dei nostri alleati”. “Credo che sia importante che noi continuiamo ad agire responsabilmente in questa area, è anche qualcosa che il resto del mondo si aspetta da noi”, ha concluso Blinken.

Che cos’è il Trattato New Start

Il Nuovo Start è rimasto l’unico importante trattato bilaterale sul disarmo nucleare fra Washington e Mosca che, sul controllo degli armamenti, ancora ai tempi dell’Unione Sovietica, aveva incardinato relazioni costruttive e un dialogo fruttuoso che portò alla fine della Guerra fredda. Era stato firmato a Praga da Barack Obama e Dmitry Medevedev il 10 aprile del 2010, nel momento in cui era pensabile il ‘reset’ delle relazioni proposto dall’Amministrazione americana nel quadro di una politica di disarmo nucleare mai avvenuta, ed esteso al 4 febbraio del 2026 in vista della sua scadenza all’inizio dell’Amministrazione di Joe Biden, unica intesa fra Washington e Mosca nella fase più critica delle relazioni coincisa anche con il ritorno alla Casa Bianca di un rappresentante democratico e ‘Old School’ nelle relazioni di politica estera.

Finisce l’era dei negoziati?

La sospensione della partecipazione di Mosca al Trattato sembra indicare la fine dell’epoca dei negoziati e di un dialogo esclusivo sui temi più delicati delle relazioni fra i due Paesi rivali, prima e dopo una troppo breve parentesi dell’amicizia. L’Abm, l’intesa anti missili balistici del 1972 per limitare il dispiegamento di sistemi di difesa missilistica, è defunta dal 2002, dal ritiro da parte degli Stati Uniti, l’Inf, contro i missili da terra a medio raggio firmato da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan, nel 2019, a opera di Donald Trump, e l’Open Skies Treaty sottoscritto nel 1992, da cui gli Stati Uniti sono usciti nel 2020 e Mosca nel 2021.

Il Trattato era entrato in vigore nel 2011

Il Trattato sulle Misure per una ulteriore riduzione e limitazione delle armi offensive strategiche era entrato in vigore il 5 febbraio 2011. I due Paesi si erano impegnati a ridurre, entro sette anni, vale a dire, il 5 febbraio del 2018, come poi effettivamente avvenuto, le loro armi strategiche dispiegate secondo quanto previsto dall’accordo e di mantenere tali limiti per tutta la durata del trattato.

Vladimir Putin oggi ha chiesto la sospensione del Nuovo Start, non quindi il ritiro di Mosca dall’accordo, nel tentativo – questo emerge da fonti dei negoziati sul disarmo russi- di estendere l’accordo, quindi gli interlocutori, anche a Gran Bretagna e Francia.

 

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