La sinistra cerca di arruolare Rosa Chemical che li delude: “Io penso al sesso, di politica non capisco nulla”
La sinistra non riparte da Ultimo, come suggerisce Goffredo Bettini, ma da Rosa Chemical, come ha detto Debora Serracchiani che ha elogiato il linguaggio artistico del festival. E oggi Rosa Chemical, ex writer e ora trapper fluido, è intervistato da Repubblica e se la prende prevedibilmente con i bacchettoni che hanno criticato il cattivo gusto della sua performance con Fedez.
Per essere trasgressivo, Manuel Franco Rocato, in arte Rosa Chemical, è trasgressivo. Già fidanzato con la pornostar Bibi Santi, collegata all’agguato compiuto nei confronti del rapper Simba La Rue, confessa che il suo obiettivo più che fare musica è stupire, farsi notare. Repubblica in estasi chiede: “Lo sa che i bambini ballano Made in Italy?” e cerca di spingere la conversazione sul terreno politico: “Lo sa che per la destra è il simbolo del male”. Ma Rosa Chemical è furbo e si divincola dai tentativi di mettergli etichette: “Mi sento un artista che sale sul palco e si esprime, se poi in me si ritrova tanta gente sono contento”. L’intervistatrice ci prova ancora: ha un senso politico la sua performance? Lui taglia corto: “Sul palco il mio focus era legato alla sessualità. Tengo la politica lontana perché sono abbastanza ignorante in materia. La gente strumentalizza tutto”.
Qualche cenno biografico: “Mia madre è estetista, papà è imprenditore e vive all’estero. Sono separati da quando avevo quattro anni, sono cresciuto con mamma ma lo sento. Non facciamo un quadretto patetico. Sono figlio unico. Mia madre mi ha cresciuto con amore, insegnandomi a essere libero, dicendomi che si pagano le conseguenze delle proprie azioni: ‘Fai quello che ti pare, la vita è tua'”. E la presunta crisi dei Ferragnez dopo l’esibizione sanremese? Rosa Chemical non commenta: “E’ stato tutto ingigantito”.