La sottosegreteria Usa Karen Donfried loda il governo Meloni: “Compatto e leale sull’Ucraina”

3 Feb 2023 8:24 - di Lucio Meo

Lodi al governo Meloni per la compattezza sulla guerra in Ucraina, a dispetto delle illazioni dell’opposizione e dello stesso giornale che ospita oggi l’intervista a Karen Donfried, sottosegretaria di Stato americana con delega agli Affari europei, ieri in visita in Italia. “Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta avendo una voce molto forte a supporto di Kiev e ha chiarito che questo governo è in difesa del popolo ucraino”, sostiene alla “Stampa” la  Donfried, sottosegretaria di Stato americana con delega agli Affari europei, che ha appena terminato la sua visita in Italia. Gli Stati Uniti, sottolinea, non si dicono preoccupati dei distinguo che, anche all’interno della maggioranza, si sollevano su ulteriori invii di armi, ma Donfried ribadisce più volte, nel corso dell’intervista, “l’importanza di una coalizione unita, nell’aiuto all’Ucraina e nell’affrontare le sfide comuni che abbiamo davanti”.

L’Italia e gli investimenti militari: nessuna preoccupazione della Donfried sul governo Meloni

Gli investimenti militari in Italia, però, sono ancora sotto la soglia del 2% del Pil. È motivo di apprensione per Washington? “La spesa militare è importante, così com’è importante avere, come alleati Nato, dotazioni militari efficienti e moderne. So bene che l’Italia non ha ancora raggiunto l’obiettivo del 2%, ma si sta impegnando a farlo e apprezziamo questo sforzo – sostiene Donfried – La coesione dell’Alleanza atlantica è tornata forte come non era da tempo: credo sia chiaro a tutti che, con un fronte compatto, possiamo guardare con più fiducia alle minacce esterne”. La sottosegretaria americana risponde poi a una domanda sul progetto di un esercito europeo: “Sono i nostri alleati europei a decidere quello che è meglio per la loro sicurezza militare. Posso dire che apprezziamo molto l’idea che i Paesi europei abbiano un potenziale militare efficace. Credo poi che i rapporti con la Nato, così come il legame tra Stati Uniti e Italia, finora abbiano funzionato incredibilmente bene e il presidente Joe Biden è il primo ad esserne convinto, quindi le due cose non hanno bisogno di essere messe in competizione”.

La competizione e la collaborazione commerciale

Competizione che sembra esserci, invece, sul piano commerciale dopo l’approvazione dell’Inflaction reduction act americano. Alcuni Paesi europei protestano perché settori come l’automotive ne escono danneggiati. “L’Inflaction reduction act è la più importante legislazione mai approvata dal Congresso americano per contrastare il cambiamento climatico e, quando parlo di sfide comuni, questa è una delle più importanti. Il presidente Biden però è stato chiaro: i problemi riguardanti l’automotive sono effetti collaterali involontari dell’Ira. Per questo abbiamo creato con l’Ue una task force che mitigasse i problemi sollevati dai nostri partner. Abbiamo già prodotto delle nuove linee guida lo scorso dicembre e il confronto continuerà perché, come ho già sottolineato, gli Stati Uniti vogliono un’Europa forte al loro fianco”, conclude.

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