L’ironia noir di Charlie Hebdo: paragona la Turchia all’Ucraina: non serve nemmeno mandare carri armati
Sulle macerie della Turchia sventrata dal terremoto che ha fatto migliaia di morti – ma il bilancio della tragedia è in crescita e non accenna a fermarsi – svetta, nerissima, l’ironia feroce e non politicamente corretta del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Che irride alla guerra in Ucraina e alle forniture belliche spedite a Zelensky dall’Occidente, Francia compresa.
Alludendo alla guerra in Ucraina e al sostegno militare dell’Europa a Kiev, Charlie Hebdo ha pubblicato un disegno di palazzi crollati e macerie accompagnato dal titolo “Terremoto in Turchia” e dal sottotitolo “Non serve nemmeno inviare carri armati“. Come dire: le macerie ci sono già.
La vignetta, pubblicata dalla rivista satirica francese sul tema del devastante sisma che ha colpito la Turchia sud-orientale provocando migliaia di vittime, ha suscitato forti polemiche sul web.
Sono già 5mila i commenti sull’account Twitter di Charlie Hebdo, con molti utenti che hanno criticato la rivista accusandola di voler creare scalpore per aumentare le vendite.
“Non capisco come si possa fare umorismo su questa tragedia. Sapete che ci sono stati molti morti?”, ha commentato un utente sdegnato.
E un altro ha scritto: “La chiamate satira? Siete disgustosi. Migliaia di persone hanno perso la vita sotto le macerie. Altre migliaia aspettano notizie al freddo e senza una casa“.
Ma Charlie Hebdo è forse il giornale satirico più irriverente del mondo. Ed ha pagato un prezzo altissimo per questo.