Lollobrigida: «È nostra intenzione abbattare i prezzi e salvaguardare le nostre produzioni»

1 Feb 2023 16:45 - di Liliana Giobbi
lollobrigida

«È ferma intenzione di questo ministero rispondere in maniera dettagliata su questi temi per cercare insieme di abbattere i prezzi il più possibile ma salvaguardando le nostre produzioni». Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida rispondendo al question time a proposito del “punto delicatissimo dell’aumento dei prezzi dei beni primari a causa anche della guerra in Ucraina. Lollobrigida ha osservato che «il costo delle materie prime è in aumento anche per l’assenza di una pianificazione in passato». E ha aggiunto di aver chiesto in sede di Agrifsh che «si ragioni in Europa sulla crisi dei prezzi alimentari».

Vino, Lollobrigida: «Verso documento comune»

Poi, a margine di una conferenza stampa di Ismea al Masaf, il ministro ha toccato un altro tema importante, quello del vino. «Abbiamo già sottoscritto un documento comune con Francia e Spagna dove spieghiamo alla commissione europea qual è la posizione di queste nazioni. E ho lavorato ancora, incontrando il ministro greco che ritengo sottoscriverà il documento, e poi con i ministri di Croazia e del Portogallo che hanno assunto una posizione omogenea alla nostra». Sono diverse le nazioni, produttrici di vino, «che non vogliono lo stigma che “il vino nuoce alla salute”. Altra cosa è l’eccesso nuoce alla salute ma questo sarebbe da mettere su quasi tutti i prodotti».

«Ricorreremo ad arbitrato se necessario su etichette irlandesi»

«Questa vicenda vedrà l’arbitrato dal punto di vista commerciale se l’etichetta chiude al mercato del vino quella nazione, come noi riteniamo oggettivo, se questo porta una criticità ai trattati che abbiamo sottoscritto che prevedono invece il libero scambio all’interno dell’Unione europea, non condizionato da indicazioni che condannano il prodotto di alcune nazioni a danno di altre », ha affermato Lollobrigida. «Tuttavia io considero il problema economico importantissimo ma non il principale. Ovvero cercare di comprendere come la qualità non deve diventare uno stigma, non si sostituisce la qualità dei prodotti con una standardizzazione dei prodotti», ha precisato facendo riferimento a quanto ha avuto modo di constatare di recente in un supermercato in Francia a proposito dell’applicazione del Nutriscore.

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