Lollobrigida su Berlusconi assolto: “Ora una commissione d’inchiesta? Ricordatevi di Palamara”
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in una intervista alla Stampa spiega che dopo l’assoluzione di Silvio Berlusconi per il Ruby ter “siamo molto soddisfatti e felici per lui. Purtroppo questa sentenza arriva dopo undici anni, un tempo davvero troppo lungo per quello che, oggi si e’ dimostrato, era un innocente”.
“Uniti si vince, chi fa il critico a prescindere perde”
“Sicuramente – aggiunge – il Parlamento dovrà riflettere sui tempi della giustizia, che, come in questo caso, rischiano di condizionare anche la vita politica. Lo sconfinamento di una parte della magistratura pone dei dubbi su atteggiamenti che Berlusconi ha spesso definito persecutori. Oggi la storia gli dà ragione”. L’assoluzione del Cavaliere può rasserenare il rapporto con Forza Italia?: “Il rapporto è già sereno. A parte alcune eccezioni, siamo alleati praticamente da trent’anni. Una coalizione che quando è unita vince, come dimostrano le Regionali”.
La maggioranza è più forte dopo le vittorie in Lazio e Lombardia: “Sì, questo voto dimostra che le divaricazioni interne non pagano. Chi fa il critico a prescindere, mi viene in mente Gianfranco Fini, viene penalizzato. Stare al governo e criticarlo non è un atteggiamento apprezzato dagli elettori”.
Lollobrigida: “Il libro di Palamara non lo abbiamo dimenticato”
Gli esponenti forzisti hanno avanzato diverse proposte sulla giustizia, a cominciare da una commissione parlamentare d’inchiesta sulla magistratura: “Non è all’ordine del giorno. Detto ciò, ci sono diverse proposte in Parlamento per fare chiarezza su alcune inchieste che hanno riguardato la politica, dove resta il dubbio di intenti persecutori da parte di alcuni magistrati. Il libro di Palamara, d’altronde, non lo abbiamo dimenticato. Il Parlamento ha diritto di fare le verifiche e non spetta a me indicare lo strumento”. Quanto alla separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, come chiede Forza Italia: “Non è una priorità, c’è la necessità di intervenire, lo abbiamo scritto anche nel programma del centrodestra. Ma va fatto con un sereno confronto con la magistratura. Il voto del Csm ha dimostrato che al loro interno esistono sensibilità diverse, per cui si puo’ discutere senza pregiudizi. Bisogna garantire una giustizia credibile, senza interferenze reciproche”, ha concluso Lollobrigida.