L’ultima eurofollia: 10 milioni di fondi Ue per finanziare i flashmob (su migranti, razzismo, rom)

28 Feb 2023 14:00 - di Guido Liberati
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Fondi dell’Unione europea impiegati addirittura per “finanziare” i flashmob: sembra una bufala, tanto è inverosimile. Chi vuole può verificare immediatamente in rete, senza perdere troppo tempo. Questo il link per chi dovesse tuonare alla “fake news”, prima del tempo, senza neanche aver letto l’articolo.

La segnalazione arriva dal Tempo. Gianfranco Ferroni ha scovato un bando dell’Unione europea che grida vendetta. Che cosa ha scoperto il giornalista del quotidiano romano? Che l’Unione europea ha messo a disposizione dieci milioni di euro “per sensibilizzare le popolazioni a comprendere e a commemorare gli eventi della storia continentale, includendo le cause e le conseguenze dell’autoritarismo e del totalitarismo”.  Il tutto nell’ambito del programm Cerv (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori).

Che cosa bisogna proporre per ottenere questi fondi dall’Europa? “Conferenze, workshop, corsi di formazione, webinar, mostre, proiezioni e/o realizzazioni di film, campagne, sondaggi, ricerche” e… tenetevi forte: “flashmob e altri eventi simili”. “I progetti proposti – si legge ancora nel bando – devono avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi. La sovvenzione richiesta per un progetto non può essere inferiore a 50.000 euro”.

I temi? C’è l’imbarazzo della scelta. Vengono sostenuti progetti nazionali e transnazionali riguardanti una o più delle seguenti priorità. Si va dall’Olocausto ai crimini contro l’umanità, ma si possono trattare più genericamente i temi come “discriminazione, razzismo, antisemitismo, antiziganismo e fobia verso la comunità LGBTIQ”. Per l’elenco completo, ecco il bando (ovviamente in inglese).

Agli ineffabili euroburocrati andrebbe chiesto se hanno mai letto il significato di flashmob. Ecco il dizionario Oxford. “Raduno di più persone, convocate all’improvviso in un luogo pubblico tramite Internet, e-mail o sms, per inscenare un’azione insolita, generalmente priva di scopo, e poi disperdersi rapidamente”. Insomma, la Ue intende finanziare dei cittadini europei per fare cose “improvvisate” e “prive di scopo”. Piena eurofollia.

Flashmob finanziati dall’Unione europea

Chi vuole aprofittarne ha tempo fino al 6 giugno. Possibile che l’Europa non abbia altro modo per spendere i suoi soldi che finanziare persino i flashmob? Una notizia che indigna quasi come quelle che arrivano su Qatargate e Panzeri. Con la paradossale e amara considerazione che quei soldi delle tangenti uscivano dalle casse di Qatar e Marocco. Questi, invece, escono dalle casse della Ue. Quindi direttamente dalle nostre tasche.

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