L’ultimo saluto a Maurizio Costanzo: l’applauso, la sigla dello show, piazza del Popolo gremita per il funerale (video)

27 Feb 2023 17:41 - di Luciana Delli Colli
maurizio costanzo

La sigla del Maurizio Costanzo Show e un grande applauso. Così Maurizio Costanzo è stato salutato per l’ultima volta, al termine dei funerali che si sono svolti nella basilica di Santa Maria in Montesanto, la chiesa degli Artisti a piazza del Popolo. «È vero si è chiuso il sipario, ma è finito il primo atto. La sua vita continua, la sua anima continua ad amare, a voler bene e a sentire il nostro amore», ha detto durante la funzione don Walter Insero, rettore della basilica che ha celebrato le esequie insieme a don Armando, un missionario amico di Costanzo, e i due sacerdoti della Chiesa.

In migliaia in piazza del Popolo per Maurizio Costanzo

In piazza, nonostante il maltempo, si sono ritrovate migliaia di persone, che hanno potuto seguire la funzione sui maxischermi. «Siamo il popolo di Maurizio», «Tutti noi gli dobbiamo qualcosa», sono state alcune delle voci raccolte tra i presenti dall’agenzia di stampa Adnkronos. Un primo applauso si è levato all’arrivo del feretro, che è entrato in piazza del Popolo dopo un lungo corteo funebre, partito dal Campidoglio dove era stata allestita la camera ardente, e poi dispiegato nei luoghi cari a Costanzo, a cominciare da quel quartiere Prati, dove viveva e lavorava. L’applauso si è poi ripetuto alla fine del funerale, quando il corteo funebre è ripartito alla volta del teatro Parioli e infine del Verano, dove riposerà il giornalista.

I tanti amici presenti al funerale

Tante le personalità del mondo dello spettacolo e non solo che preso parte alle esequie. Oltre alla moglie, Maria De Filippi, e ai figli Gabriele, Camilla e Saverio, c’erano, tra gli altri, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Vittorio Sgarbi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e l’ad Piersilvio Berlusconi. E ancora: il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, Luca Cordero di Montezemolo, Amadeus con la moglie Giovanna, Pino Insegno, Carlo Conti, Mara Venier, Christian De Sica con Silvia Verdone, Enrico Brignano, Enrica Bonaccorti, Michele Guardì, Giancarlo Leone, Giancarlo Giannini, il ballerino Kledi Kladiu, Alessandra Celentano, Giorgio Gori con Cristina Parodi, Sabrina Ferilli, Paolo Bonolis, Milly Carlucci, Giorgio Panariello, Ultimo, Alex Britti, Vladimir Luxuria, Lele Mora, Massimo Lopez, Emanuele Filiberto di Savoia, Pio e Amedeo, Rocco Papaleo, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Lorenzo Mieli, Paolo Sorrentino, Lorella Cuccarini con Silvio Testi, Simona Ventura e tanti altri.

La figlia Camilla: «Starà organizzando un talk show in paradiso»

E poi, l’amico di una vita Giorgio Assumma e Gerry Scotti, a cui sono state affidate delle letture durante la cerimonia, seguita in diretta tv tanto da Canale 5 quanto da Rai 1. «Starà organizzando un talk show in paradiso con il maestro Franco Bracardi e Alberto Silvestri», il suo storico coautore, ha detto la figlia Camilla. «Maurizio non si professava credente e non lo era nel senso stretto del termine. Ma negli ultimi tempi si è sempre più avvicinato ai valori cristiani», ha detto nel corso dell’omelia don Walter, ricordando che «quando ho conosciuto Maurizio, due anni fa, pensavo di trovarmi di fronte un giornalista anticlericale, magari con un approccio mangiapreti ma ho trovato una persona accogliente, amorevole, che mi ha fatto subito una battuta simpatica».

L’omelia di don Walter: «Maurizio Costanzo era un uomo umile, leale, rispettoso»

Il sacerdote, quindi, ha ricordato anche la grande «curiosità» e l’intelligenza del giornalista che lo ha portato a cercare sempre le novità e ad ascoltare le storie degli altri. Ne ha sottolineato anche l’umiltà e la semplicità della vita che conduceva, la lealtà e il rispetto delle opinioni degli altri, «senza giudizio, con uno sguardo accogliente». «Lo commuoveva la povertà e la fragilità delle persone. Aiutava chi era in difficoltà. Diede aiuto ad una poetessa che era in difficoltà. Non era avido, riusciva ad usare il denaro anche per condividere«, ha raccontato il religioso, aggiungendo che «mi ha colpito che molti ricordandolo hanno detto: “ho perso un padre”. Aveva un forte senso di protezione nei confronti non solo dei famigliare ma anche di quelli che lavoravano con lui». Il prelato ha ricordato inoltre quanto Costanzo fosse felice del rapporto con i figli e con i nipoti, dell’amore per Maria, di quello per gli amici. Ma ha ricordato anche la sua passione per la radio e quella per gli animali. E a ricordare l’amore per il calcio, invece, è stata la corona di fiori inviata dalla Roma, di cui era grande tifoso, e che non poteva che essere gialla e rossa. Rose rosse e anthurium, invece, i fiori scelti da Maria De Filippi.

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