M5s, polemiche sul nuovo codice etico: via la penale da 100mila euro per chi cambia casacca
Nessun nuovo potere al presidente Conte, ma soprattutto nessuna sanzione, come la penale da centomila euro in vigore finora, per chi lascia il M5s e cambia casacca. Sono alcune delle controverse modifche al nuovo Codice etico del Movimento 5 Stelle.
Nella giornata in cui gli iscritti alla piattaforma M5s sono chiamati a votare, fino alle ore 22, sulle modifiche al Codice etico, il presidente Giuseppe Conte cerca di replicare alle polemiche, intervenendo sui punti del testo che sono stati oggetto di critiche.
Conte sul nuovo codice etico M5s: “Ci adeguiamo alle richieste”
Dal nuovo Codice etico del Movimento 5 Stelle, scrive Conte sul sito ufficiale, è stata rimossa “la previsione che introduceva una sanzione a carico degli eletti espulsi dal Movimento 5 Stelle o comunque fuoriusciti. La corrispondente previsione è stata espunta dallo Statuto vigente per effetto degli specifici rilievi formulati dalla ‘Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti’. Di conseguenza, si è provveduto ad adeguare il Codice etico alle nuove previsioni statutarie”.
Iscritti alle logge massoniche incompatibili col M5s? Per Conte non serve specificarlo
Altra preoccupazione manifestata dagli iscritti al M5S in merito al nuovo codice etico, riguarda l’eventualità che sia consentita l’iscrizione a coloro che risultano iscritti in logge massoniche. “La formula già inserita nel Codice etico che impedisce l’iscrizione a chi è iscritto ‘ad associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto o concorrenti con quelli dell’Associazione’, è ben ampia e sicuramente idonea a rendere incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con l’iscrizione alla nostra Associazione, che valorizza i principi della trasparenza e non tollera l’affiliazione ad associazioni segrete”, chiarisce Conte.
Gli europarlamentari M5s brindano: esentati dalla contribuzione al Movimento
Infine, brindano gli eletti grillini in Europa. Il nuovo codice etico M5s prevede infatti l’esclusione degli europarlamentari dagli obblighi di contribuzione al MoVimento. “Questa modifica corrisponde a una modifica già introdotta nello Statuto vigente (nella versione approvata nel febbraio 2021) ed è imposta dalla necessità di tenere conto della decisione dell’Olaf (Ufficio europeo per la lotta anti frode) che, già nel 2020, aveva rilevato l’incompatibilità con le norme che regolano il Parlamento europeo degli obblighi eventualmente assunti dagli europarlamentari riguardanti versamenti (anche parziali) delle indennità ad essi spettanti ai partiti nazionali di appartenenza”.