Manifestazioni per Cospito, l’allarme del Viminale: si teme una saldatura anarchici-antagonisti
C’è massima attenzione sul caso Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame in regime di 41-bis. Resta alto l’allarme del Viminale per le manifestazioni degli anarchici. Gli occhi sono tutti puntati alle proteste anarchiche, dopo gli scontri di sabato scorso a Roma: oggi e domani, sono state organizzate manifestazioni di anarchici a Milano, con gran finale davanti al carcere di Opera dove Cospito è stato trasferito tre giorni fa. E sempre domani ci sarà una manifestazione anche a Roma, annunciata sui social, ma non notificata alla questura. Il clima è incandescente. Si teme una saldatura tra anarchici e frange dell’antagonismo.
Anarchici, l’analisi dello scenario
Due giorni fa la situazione è stata analizzata durante la riunione del Comitato analisi strategica antiterrorismo dei vertici delle forze dell’ordine e dell’intelligence che ha fatto un’analisi dello scenario. Sono, infatti, tenuti d’occhio oltre gli ambienti anarchici anche quelli dell’antagonismo e delle frange estremiste che potrebbero unirsi alla protesta. L’escalation di azioni eclatanti di queste settimane potrebbe costituire un fattore di attrazione per i tanti gruppi accomunati da pulsioni anti-sistema.
Sul caso Cospito “si stanno saldando più anime”
Come riporta La Stampa, dicono fonti di polizia: «Si stanno saldando più anime. La lotta contro il 41bis è diventata un ombrello ideologico che racchiude non soltanto le diverse frange anarcoidi, sempre divise e in lotta tra loro, ma anche quelle antagoniste». «Anche perché, scrive il quotidiano torinese, tradizionalmente gli attentati anarchici vengono definiti “subdoli”. Come è stato nel caso di tante lettere esplosive inviate agli indirizzi più disparati. “Impossibile intercettarli prima”, ammettono al Viminale. Non si esclude più nulla, nemmeno atti di vero terrorismo». A diventare protagonisti della piazza non sono solo, scrive il quotidiano torinese, i soliti 3-400 anarchici, ben conosciuti e tenuti sotto controllo. Sono tanti di più. E disseminati in tutt’Italia. «Il rischio è che s’inneschino dinamiche di massa. Che la protesta sfondi nelle scuole», dicono ancora le fonti.
Cospito, la protesta nelle scuole
Già ci sono stati volantinaggi tra i ragazzi contro il 41bis. La protesta contro il 41bis, si legge nel quotidiano, ha fatto capolino in tanti licei della Capitale: l’artistico Enzo Rossi, il Pilo Albertelli, il Cavour, l’Augusto, l’artistico di via Ripetta, il Plauto, il Margherita di Savoia, il De Chirico, il Russell. Tra le varie anime in fermento, c’è anche l’Usb, unione sindacale di base. La polizia due sere fa ha fatto irruzione nella sede di via Giolitti, dove erano in preparazione gli striscioni. E ieri sera con uno striscione esposto sulla facciata della facoltà di Lettere della Sapienza gli studenti hanno annunciato l’occupazione in solidarietà con Alfredo Cospito e contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo.
«Se Alfredo morirà la lotta continuerà»
«Se Alfredo morirà – spiega un portavoce anonimo a La Stampa – la lotta continuerà e sarà ancora più determinata. È stato detto che lo Stato non si arrende alla violenza, ma è solo grazie alla mobilitazione che siamo riusciti ad avere qualche cosa, altrimenti Alfredo sarebbe morto nel carcere di Bancali. La sua lotta ha svelato quanto accade nelle carceri».